A2A, il Comune vende azioni per 3 milioni
Difficoltà nell’incassare da altre cessioni immobiliari Gandi: «È il momento migliore per metterle sul mercato»
Il Comune di Bergamo vende le azioni A2A per pagare le opere, come il viadotto di Boccaleone e la ciclabile di Loreto. Il documento approvato dalla giunta prevede la vendita di una quota pari a 3 milioni. «Ma l’intenzione — spiega l’assessore al Bilancio Sergio Gandi — è attestarci sul minimo, vendendo soltanto un milione».
Azioni A2A, il Comune di Bergamo questa volta vende davvero e anche in tempi rapidi, per pagare le opere. La decisione è stata presa dalla giunta. Nei prossimi giorni verrà sottoposta alla commissione Bilancio e, il 16 aprile, al consiglio comunale. Il documento approvato prevede una vendita di una quota pari a 3 milioni. «Ma l’intenzione — spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi — è attestarci sul minimo, vendendo soltanto un milione, una cifra risibile». Risibile se si calcola che oggi l’intero pacchetto di Palazzo Frizzoni vale oltre 49 milioni di euro.
Il piano finanziario del Comune prevede la vendita di immobili per 10,9 milioni di euro nel triennio fino al 2020. Ma a ora le entrate accertate da alienazioni ammontano a circa 200 mila euro. Cioè ben al di sotto delle previsioni. Diventa così necessario trovare fonti di finanziamento più veloci per avviare le nuove progettazioni previste per il 2018 e poi finanziare progetti da appaltare e realizzare nei prossimi mesi. «Quest’anno — spiega Gandi — abbiamo approvato in anticipo sia il bilancio che il piano delle opere pubbliche. Siamo pronti per lanciare le gare, ma visto che siamo così in anticipo non abbiamo ancora tutte le entrate che avevamo ipotizzato. I soldi servono per fare le opere. Per esempio, servono 100 mila euro per realizzare la pista ciclabile da piazzale Risorgimento a via Sylva. E la dobbiamo fare adesso, in concomitanza con la riqualificazione di piazzale Risorgimento. Un’altra opera, da 800 mila euro, è il viadotto di Boccaleone: i lavori vanno fatti d’estate, quando il traffico veicolare diminuisce. I soldi servono adesso, per lanciare la gara».
Il Comune di Bergamo possiede 31.405.357 azioni di A2a. E considerato che la quotazione (datata 4 aprile 2018) ammonta a 1,5665 euro per azione, il loro valore complessivo è di 49.196.491,74 euro. «Il valore — spiega Gandi — è cresciuto notevolmente, questo è il momento giusto per venderle». Sicuramente migliore del luglio 2012, quando il pacchetto valeva 16 milioni.
Nel documento è anche prevista la vendita di altri titoli azionari: 264 azioni del Banco Bpm, 600 di Italmobiliare, 12.503 di Ubi Banca e 7 di Telecom Italia. Negli anni scorsi, l’ipotesi di vendere azioni Ubi aveva suscitato polemiche in consiglio comunale. «Polemiche inutili — dice Gandi —. Si tratta di titoli azionari non rispondenti a finalità istituzionali né a particolari finalità strategiche per il Comune».
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