Alla Goggia il Fiocco d’oro: «Un’impresa vincere Coppa e Olimpiadi»
La pioggia d’oro non ha ancora smesso di cadere su Sofia Goggia. La sciatrice di Città Alta, infatti, aggiunge un altro premio alla sua collezione, merito dei trionfi dell’annata che si è appena conclusa. A lei, infatti, è andato il «Fiocco d’oro», il riconoscimento più importante assegnato giovedì durante la prima edizione del Gran Galà della Neve, ideato dalla Fisi e della Gazzetta dello Sport per premiare gli atleti che si sono resi protagonisti di grandi performance. Certamente Sofia l’ha fatto: l’oro olimpico in discesa libera (prima azzurra nella storia, 66 anni dopo la vittoria di Zeno Colò) e il primato nella Coppa di specialità l’hanno resa la migliore atleta in assoluto della stagione della neve azzurra. Insieme a lei hanno ricevuto il riconoscimento «Fiocco d’argento» tutti gli altri azzurri protagonisti in Corea e alcune giovani promesse nelle discipline Fisi. Tra loro — 13 gli atleti premiati — non poteva mancare il nome di Michela Moioli, campionessa olimpica dello snowboardcross e vincitrice della Coppa del Mondo. Durante la premiazione, ospitata in Sala Buzzati e condotta dall’ex azzurra Karen Putzer, è stato assegnato anche un Fiocco d’oro speciale per una leggenda dello sport: Gustav Thoeni. Ma al centro dei riflettori, come prevedibile, è rimasta Goggia: «Questa stagione è andata benissimo, vincere oro olimpico e Coppa è stata una vera impresa — ha ammesso — non ero partita con il piede giusto, mi sono costruita tutto, ma alla fine è stato bellissimo». E poi ha subito fissato i prossimi obiettivi, «cercando di guardare tutte, ma proteggendo la mia autenticità»: la prossima stagione punta a migliorare in gigante (disciplina in cui già vanta podi, ma un po’ in calo nella scorsa annata) e ad allenarsi di più in slalom per consolidare anche il rendimento del super-G. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la sua amica e compagna di allenamenti Michela Moioli: «Descrivere le emozioni di questa stagione in poche parole è impossibile» ha detto «è stato un mix di felicità». Ma ora, con la popolarità da gestire — «non ero abituata, ma mi fa davvero piacere che ora tante persone mi riconoscano e mi facciano i complimenti» — è già tempo di guardare avanti: «l’anno prossimo ci sono i Mondiali, la Coppa del Mondo… ci sono ancora tante cose da vincere e mi piacerebbe ripetermi, anche se non sarà facile».