Eventi in tutta la provincia e gran finale all’Auditorium
«Il jazz è l’affermazione della capacità di collaborare e di cooperare pacificamente nel rispetto delle profonde differenze, di parlare con voci individuali mentre rispettiamo la collettività», scriveva nel 2015 Herbie Hancock, ambasciatore Unesco, a Claudio Angeleri ringraziandolo per quanto fatto all’International Jazz Day. Il responsabile del CDpM cita queste parole e ricorda l’appena scomparso pianista di free jazz Cecil Taylor presentando la quinta edizione dell’International Jazz Day: da manifestazione di un giorno si è trasformata in rassegna.
Si parte domani, per proseguire per tutto aprile e chiudere il primo maggio. Il tema è la composizione, che dialoga con quella architettonica e letteraria. In programma 20 eventi, dislocati in 5 locali e 15 luoghi della provincia. Il cartellone variegato, tra concerti, seminari, mostre fotografiche, concorso di composizione under 35 e presentazioni di dischi e libri (programma su www.cdpm.it), culminerà il 30 aprile con la giornata internazionale del jazz: concertone di oltre 20 gruppi all’auditorium di piazza della Libertà, a partire dalle 20, dedicato a Paolo Arzano.
La rassegna apre i battenti domani alle 17 al chiostro di Santa Marta con l’esibizione di Daniela Panetta e Sandro Cerino, che inaugurano anche la rassegna femminile Ladies sing the blues. L’11 aprile al Tagliere di Nese sarà allestita la mostra fotografica di Vincenzo Magni, «sulla sinfonia architettonica di San Pietroburgo (designata dall’Unesco città dell’anno per il Jazz day, ndr)», dice l’autore, le cui immagini faranno da cornice al concerto del quartetto del pianista Beppe D’Avino con Guido Bombardieri, Alessandro Vaccaro e Matteo Milesi. Da segnalare anche le fotografie esposte dal primo maggio da Quarenghi50 quale affresco sulla solitudine del musicista Claudio Fasoli, che si esibirà da Bevero. Spazio anche agli studenti del CDpM e degli istituti di Bariano e del Liceo Secco Suardo, perché tra gli scopi della rassegna la formazione di nuovo pubblico e di una generazione di musicisti. (d.m.)