«Siamo in pochi Rischio sicurezza»
Da anni chiedono più personale, ma anche quello arrivato per l’Expo è andato perso per strada. Ora la polizia di Orio si è vista esclusa dai recenti potenziamenti concessi ad altri aeroporti. Il sindacato di categoria protesta: «Siamo in pochi, la sicurezza è a rischio».
Oggi pomeriggio in aeroporto saranno in servizio solo dieci poliziotti. Pochi: perché pochi sono quelli dell’organico complessivo, come denuncia il sindacato di polizia Ugl. A Orio ci sono in tutto 124 agenti per oltre 12 milioni di passeggeri annui, contro, per fare un paragone, i 190 di Venezia con 10 milioni di viaggiatori. L’ultimo aumento di organico, con l’arrivo di 20 persone, risale al 2013-14. Un anno dopo, in vista dell’Expo, ne arrivarono 30-40, con incarichi che però venivano rinnovati ogni due settimane. Alla fine i rinnovi sono terminati e l’organico è rimasto lo stesso. Nei mesi scorsi era stato chiesto al ministero dell’Interno un incremento di 50 agenti ma il 17 marzo la circolare sui potenziamenti degli uffici di polizia di frontiera ha visto per Orio la cifra zero.
Oggi su 124 agenti, 32 svolgono attività burocratica, 7 sono cinofili o artificieri e gli altri 85 fanno parte delle squadre che garantiscono la sicurezza dell’aeroporto spesso, dice il sindacato, facendo i doppi turni. E facendo i conti con le assenze per infortuni, malattie, corsi di specializzazioni o ferie. Succede così, come oggi, che in certi momenti ci siano in servizio tra scalo e piste solo dieci persone. Roberto Villa dell’Ugl parla di «situazione insostenibile» di «poliziotti stanchi ed estremamente delusi» perché «lavorano in condizioni di continua emergenza, dovendosi spostare da una parte all’altra dell’aerostazione per sopperire alla carenza di organico. I servizi di frontiera non possono essere eseguiti come previsti dalla normativa, ed è quindi sempre più a rischio la sicurezza dei viaggiatori e degli operatori».
Per l’Expo Nel 2015 arrivarono 40 agenti, con rinnovi da due settimane che poi però vennero interrotti