Itema in Borsa per crescere Verso nuove acquisizioni
In vendita un terzo delle azioni dei soci. Nel 2017 ricavi per 305 milioni: più 15%
Con la quotazione a Piazza Affari la Itema spa di Colzate, al 60% della famiglia Radici e per il restante 40 degli Arizzi e Torri, punta a rafforzarsi ulteriormente. Sul mercato un terzo delle azioni dei soci. E con nuovi aumenti di capitale ci saranno più disponibilità per proseguire in una politica di acquisizioni.
Itema, operazione Borsa: tutto nei tempi previsti, si va. Step by step, entro il primo semestre di quest’anno, Authority permettendo, la società leader mondiale nella produzione di telai, sbarcherà sul segmento Star. Da Colzate a Piazza Affari, si tratta di un gran bel salto finanziario, propedeutico ad un balzo in avanti di una crescita che, già significativa negli ultimi anni, si rafforzerà ulteriormente per la società partecipata, al 60% dalla famiglia degli eredi di Gianni Radici e per il restante 40% dalle famiglie Arizzi e Torri. Si va in Borsa, insomma, per diventare più forti e più grandi (e mettiamoci pure ancor più trasparenti) come si intuisce dai dettagli dell’operazione (che ieri ha visto la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana). Le azioni saranno collocate, e questo era già stato reso noto, presso investitori istituzionali in Italia e all’estero.
Quello che, invece, ancora non si sapeva e che connota in modo molto definito l’Ipo (l’Offerta pubblica iniziale) di Itema, sono le modalità dell’offerta. Infatti le azioni ordinarie saranno in parte offerte in sottoscrizione, tramite un aumento di capitale di un massimo di 20 milioni di azioni ordinarie (che dopo l’aumento equivarranno al 23,8% del capitale sociale). L’altra parte del pacchetto, per un numero massimo di 7,25 milioni di azioni, sarà posta in vendita da Società Elettrica Radici spa, detenuta dalla famiglia Radici e da Tam che, facente capo alle famiglie Arizzi e Torri, risulta socio titolare di una partecipazione del 7,1% del capitale della società. È prevista , inoltre, un’opzione «greenshoe», che permetterà all’atto del collocamento dei titoli la facoltà per Itema di aumentare la dimensione dell’offerta in modo da rispondere adeguatamente alla domanda di titoli da parte degli investitori, fino ad un massimo di 3,815 milioni di azioni.
Riassumendo e dando un senso ai grandi numeri si può affermare che, contrariamente a quanto avviene di solito in questi casi, i soci azionisti mettono in vendita solo un terzo della loro partecipazione azionaria che, per i restanti due terzi, con l’aumento di capitale, introdurrà finanza buona per proseguire e incentivare ulteriormente la politica di acquisizioni di Itema. Una società che, con un giro d’affari che supera i 300 milioni di euro, con circa 900 dipendenti tra Italia, Cina e Svizzera, è ad oggi l’unica a produrre con tutte e tre le tecnologie di inserzione della trama: pinza (al 20% del mercato mondiale), aria e proiettile. Intanto i bilanci sorridono: nel 2017 il Gruppo ha realizzato ricavi pro-forma pari a 305,8 milioni (+15% rispetto al 2016), un Ebitda di 25,6 milioni, con il relativo margine in linea con il 2016 e pari all’ 8,4%, e un utile netto di 18,1 milioni di euro.
Le tappe Ieri la domanda per ammettere le azioni a quotazione sul mercato