Corriere della Sera (Bergamo)

Vigile del fuoco come papà Il sogno di Marika infranto in moto, a 18 anni

La morte dopo la caduta di domenica sotto gli occhi del fidanzato

- di Fabio Paravisi

Aveva scalato le pareti di roccia per anni, aveva fatto un corso di paracaduti­smo. Ma alla fine è morta in un incidente stradale, proprio come il padre. Un incidente avvenuto un mese prima di compiere 19 anni, sotto gli occhi impotenti del fidanzato.

Una tragedia infinita, quella della famiglia Bertocchi di Gandino, e che a undici anni di distanza dallo schianto che aveva ucciso il padre vigile del fuoco ha visto la morte anche di Marika, che proprio in questi giorni avrebbe voluto cominciare le pratiche per dare il proprio contributo alla stessa caserma dei pompieri.

«Era una forza della natura, non riusciva a stare ferma e se si metteva in testa una cosa non la fermava nessuno»: così la ricorda Davide Rottini, suo istruttore del gruppo di arrampicat­a sportiva Koren Valgandino. Marika Bertocchi aveva cominciato a scalare all’età di otto anni e aveva continuato fino ad arrivare ai campionati nazionali. Sulla sua pagina Facebook c’è ancora il suo soprannome: Super Climber. Ma quello era solo l’inizio: aveva frequentat­o un corso da paracaduti­sta, e dopo la motocross da 50 cc che aveva usato da ragazzina, dopo le superiori all’Isiss di Gazzaniga, si era fatta comperare una Kawasaki Zx-6r, di cui aveva poi depotenzia­to il motore in modo da poter essere utilizzato da una diciottenn­e.

In sella a quella Kawasaki, domenica Marika è andata a fare una gita allo Stelvio con il fidanzato, che la seguiva con la sua moto.

Alle 19.40 la ragazza stava viaggiando sulla provincial­e della Val Borlezza quando è arrivata a Piazza, frazione di Sovere. In quel punto la strada piega verso destra. Ma la ragazza ha perso il controllo della moto ed è andata dritta, finendo sulla corsia opposta e schiantand­osi contro il guard rail alla sua sinistra. La moto ha continuato la sua corsa, finendo addosso un altro tratto di barriera, contro il quale è finita Marika. Il fidanzato ha subito chiamato il 118, ma il primo a intervenir­e è stato un medico di passaggio, che ha praticato una manovra rianimativ­a. Marika è stata ricoverata al Papa Giovanni, dov’è morta ieri alle 15. La madre Nives Campana, con cui la ragazza viveva in via Ruviali a Cirano, frazione di Gandino, ha deciso per la donazione dei tessuti. Marika aveva un fratello, Christian, 30 anni, che abita a Cazzano. E che è vigile del fuoco proprio come loro padre Cesare, pompiere volontario di Gazzaniga morto a 46 anni il 26 febbraio 2007. Mentre stava andando con l’autobotte a spegnere un incendio si era schiantato contro un camion, morendo sul colpo. Era poi stato insignito della Medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica. Ogni anno i suoi colleghi lo commemoran­o con una cerimonia. «Avevo incontrato Marika un mese fa alla messa per il padre e mi aveva detto che avrebbe voluto fare il vigile del fuoco volontario da noi — ricorda il capo distaccame­nto di Gazzaniga Manuelo Chiodi —. Siamo tutti sconvolti per il destino che perseguita quella famiglia. Parteciper­emo al funerale con un nostro mezzo».

La dinamica La ragazza è andata dritta a una curva a Sovere, finendo contro il guard rail 11 anni dalla morte del padre Il padre Cesare Bertocchi si era schiantato contro un camion mentre andava a spegnere un incendio

 ??  ?? Il mezzo Marika Bertocchi viaggiava su una Kawasaki da 600 cc, un modello di moto conosciuto come «Ninja» il cui motore era stato però depotenzia­to per poter essere utilizzato anche da chi, come la ragazza, aveva meno di 21 anni
Il mezzo Marika Bertocchi viaggiava su una Kawasaki da 600 cc, un modello di moto conosciuto come «Ninja» il cui motore era stato però depotenzia­to per poter essere utilizzato anche da chi, come la ragazza, aveva meno di 21 anni

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