Polmoni su misura per salvare due giovani vite
Polmoni «su misura» salvano due giovani vite. Nel giro di 14 giorni, all’ospedale Papa Giovanni XXIII, sono stati eseguiti trapianti di polmoni su una bambina di 6 anni e una ragazza di 14, affette da fibrosi cistica. I chirurghi, per la bambina, hanno utilizzato una tecnica chiamata «split», che consiste nella divisione del polmone del donatore in parti più piccole, dette «lobi». Si tratta del terzo caso in Italia, e i primi due sono stati eseguiti sempre a Bergamo, agli allora Ospedali Riuniti, e sempre dall’équipe di Michele Colledan, ora direttore della Chirurgia 3 del Papa Giovanni. «Solitamente i bambini con fibrosi cistica non hanno necessità di trapianto di polmoni prima dell’adolescenza — spiega Colledan —. In questo caso però la paziente di soli 6 anni ha raggiunto precocemente uno stadio di grave insufficienza respiratoria. In entrambi i casi il ricorso a tecniche di divisione del polmone ci ha consentito di trapiantare organi che altrimenti non avremmo potuto utilizzare, con un rischio di morte in attesa del trapianto molto elevato». Dopo l’intervento, le pazienti sono state collegate alla Ecmo, macchina che sostituisce le funzioni di polmoni o cuore mantenendoli a riposo, mentre il nuovo organo riprende le sue funzionalità. Il Papa Giovanni è l’unico centro pubblico in Lombardia autorizzato ad utilizzare la macchina in Pediatria. Per quanto riguarda i trapianti di organi, al Papa Giovanni sono in crescita. Erano 152 nel 2016 e 165 nel 2017. (gi.la.)