Corriere della Sera (Bergamo)

Il talento eclettico di Portaluppi

Una mostra celebra i 130 anni dalla nascita del grande architetto e designer

- Silvia Icardi

Ricorrono quest’anno i 130 anni dalla nascita di Piero Portaluppi uno dei più grandi architetti del Novecento. La Fondazione che porta il suo nome festeggia l’anniversar­io con una bella mostra dal titolo «130 Portaluppi» a cura di Jacopo Ghilardott­i e Piero Maranghi (via Morozzo della Rocca 5, mart.-dom. 9– 18, ingr. 8/6 euro, fino al 27 maggio). Saggista, urbanista, designer, docente e preside della Facoltà di Architettu­ra, vignettist­a, filmaker amatoriale, Portaluppi è stato un personaggi­o eclettico che ha plasmato il volto di Milano sapendosi muovere con disinvoltu­ra tra diversi stili architetto­nici. Basta camminare per le strade della città per rendersene conto. Villa Necchi-Campiglio, casa Boschi Di Stefano, i Bagni Diurni di Piazza Oberdan, il Palazzo con l’Arco di Corso Venezia, il Planetario, Palazzo Crespi, Palazzo INA di piazza Diaz, la Casa del Fascio in piazza Santo Sepolcro, l’Arengario sono solo alcuni tra gli esempi più noti. Senza dimenticar­e la produzione degli anni del Dopoguerra con i tanti interventi di ristruttur­azione dalla Statale al Museo di Brera, fino al Museo della Scienza.

In Fondazione sono esposte opere d’architettu­ra, plastici, fotografie, acquarelli, oggetti personali, mobili e soprammobi­li. «Per esempio si può vedere una delle amate meridiane, di cui Portaluppi fu appassiona­to collezioni­sta, e che donò post mortem al Museo Poldi Pezzoli», racconta Ghilardott­i. «Sono di grande interesse anche le caricature di satira Stile In primo piano la scrivania Omnibus progettata da Piero Portaluppi nel 1940 politica che l’architetto disegnò fino al 1927 o i biglietti d’auguri che realizzava per i suoi familiari». Curiosando scopriamo anche un metro con i personaggi disneyani realizzato per poter misurare l’altezza della nipotina e alcuni filmini amatoriali su Milano che non sono entrati a far parte, come gli altri di Portaluppi, del docufilm «L’Amatore» di Maria Mauti presentato al Festival di Locarno lo scorso anno. Infine per chi volesse farsi un’idea di arredi originali disegnati dall’architetto, durante la Design Week sarà allestito un appartamen­to in Casa Atellani (corso Magenta 65) visitabile gratuitame­nte. Specchi

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Un’opera dell’artista angloindia­no Anish Kapoor

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