TELECAMERE REALITY DOCET
Ad agosto il primo lotto, l’anno prossimo il secondo. L’assessore: «E domani riapre via delle Valli»
Il Corriere, nei giorni scorsi, si è occupato dei paradossi della videosorveglianza, proprio alla vigilia dell’installazione in città di un altro folto gruppo di telecamere all’ultimo grido. Simone Bianco ha argomentato correttamente che le telecamere aiutano ad acquisire prove a reato compiuto, ma di sicuro non funzionano da deterrente, come può constatare chiunque passi da quella terra di nessuno che è l’area intorno alla stazione. Insomma, più telecamere servono a favorire una sicurezza «percepita», ma non reale. Chi si ricorda cosa successe a Bergamo quindici anni fa, quando si decise di installare le prime 52 telecamere per le vie cittadine? «52» fu, intanto, il tormentone inventato dagli antagonisti locali per contestarle. Il numero 52 cominciò a comparire a tappeto, graffitato, su muri e incroci, suscitando le più forsennate ipotesi, comprese quelle di una banda di satanisti. Ma l’evento più sorprendente dell’epoca fu un altro, e ne porto la responsabilità. Un paio d’anni prima c’era stata l’edizione d’esordio de Il Grande Fratello, quella che aveva lanciato Pietro Taricone, che era diventato una superstar assoluta. Il caso volle che diventassimo amici. Qui bisognerebbe aprire un lungo capitolo sulle ragioni di quell’amicizia, ma in questa occasione basterà dire che volevamo fare un film insieme per raccontare la verità sulla sua incredibile, surreale esperienza. E anche che Pietro non era il personaggio che spesso la gente gli chiedeva di essere.
È un progetto da 800 mila euro quello approvato dalla giunta comunale di Bergamo per la sistemazione del viadotto di Boccaleone. Nelle prossime settimane, l’amministrazione lancerà la gara, con l’obiettivo di iniziare ad agosto i lavori, che dovrebbero durare 238 giorni, circa otto mesi. E se a Boccaleone il cantiere deve ancora iniziare, quello di via delle Valli — un intervento anti allagamento — sta per chiudere. «Bisogna pulire la strada e disegnare le strisce — dice l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla —. Salvo imprevisti, domani riaprirà il tratto di via delle Valli che era chiuso da tempo. E così, con un cantiere che sembra minimo perché a tratti è stato un po’ “invisibile” abbiamo risolto un problema grosso e in questa zona adesso non ci sono più allagamenti».
Il progetto del viadotto
La sistemazione del primo lotto del viadotto riguarderà il tratto compreso tra le vie Rosa e Boccaleone (il secondo lotto dei lavori, nel tratto del viadotto a Borgo Palazzo, verrà invece fatto l’anno prossimo). «Tempo fa — dice Brembilla — abbiamo tolto i pezzi di calcestruzzo che si staccavano dal viadotto. Ora lo si ristrutturerà». I giunti esistenti verranno rimossi e verranno posati nuovi giunti di sottopavimentazione. Il progetto prevede anche il ripristino del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, prima con la rimozione delle caditoie e dei canali esistenti e poi con la posa di nuovi elementi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. «I lavori — spiega Brembilla — verranno fatti in orari notturni o in periodi di minor impatto del traffico». Il progetto prevede anche un altro intervento, con l’inserimento di elementi per contrastare le azioni sismiche. «Verranno introdotte delle barre tra i vari piloni, perforando le travi, e questo — spiega l’assessore — rafforzerà molto il viadotto sotto il profilo anti sismico».
La viabilità
Se la gara non subirà intoppi, il cantiere potrà iniziare durante l’estate, quando c’è meno traffico. «Al momento — dice Brembilla — non sono previste modifiche importanti alla viabilità. Quando si interverrà sopra il viadotto, se sarà possibile ci limiteremo al restringimento della carreggiata oppure a fare i lavori di notte. Sotto il viadotto, invece, non c’è problema, perché le auto possono transitare nella controstrada. Daremo solo un po’ di disagio a chi abita in quella zona, però è un disagio necessario, non si può fare in un altro modo».