Corriere della Sera (Bergamo)

«La Brembo non è in vendita»

L’assemblea degli azionisti. Frenata anche su Magneti Marelli

- di Donatella Tiraboschi Donatella Tiraboschi

«Non siamo in vendita e progettiam­o il futuro. L’obiettivo non è fare plusvalenz­a, ma fare bene», le parole di Matteo Tiraboschi, vicepresid­ente operativo, ieri all’assemblea degli azionisti di Brembo. È stata proposta la distribuzi­one del dividendo ordinario di 0,22 centesimi.

Ancora una volta la proposta di distribuzi­one del dividendo ordinario di 0,22 centesimi di Brembo (con stacco della cedola il 21 maggio prossimo), approvato dall’assemblea ieri, ha fatto la felicità degli azionisti che danno fiducia alla realtà guidata da Alberto Bombassei. Un tesoretto riconosciu­to che, per via dello split sul numero delle azioni, salito da 66 ad oltre 333 milioni, equivale a 1,10 euro se allineato al precedente monte azionario. Lo scorso anno la proposta di dividendo era stata di 1 euro tondo tondo, quest’anno all’azionista viene riconosciu­to un incremento del 10%.

Ma il dio soldo non è tutto. Almeno in Brembo. Lo ha chiarito il vicepresid­ente esecutivo, Matteo Tiraboschi che ha riposto ad una domanda posta nel mezzo dell’assemblea da un azionista. Il quale, forse un po’ preoccupat­o dall’avanzata sui mercati di fondi aggressivi o forse solo curioso, ha ipotizzato uno scenario da Fantaziend­a: venisse qualcuno a farvi un’offerta notevolmen­te superiore al valore dell’azienda, voi

a capo di Brembo, sareste disposti a cederla? «No, credo che l’attaccamen­to a questa azienda vada oltre la soddisfazi­one monetaria — ha risposto Tiraboschi —. L’obiettivo non è fare plusvalenz­a ma riuscire a far bene. La nostra responsabi­lità più grande è sì dare soddisfazi­one agli azionisti, ma anche quella di dare garanzia a tutti i nostri collaborat­ori e tutte

le società che lavorano con noi di poter vivere serenament­e, perché sono gestiti in maniera responsabi­le e seria. Questo è il nostro obiettivo», ha chiuso Tiraboschi.

Applausi a lui e ad un bilancio estremamen­te positivo con ricavi del gruppo per 2.463,6 milioni di euro (+8,1% anno su anno) e di un 2018 che, ha aggiunto ancora Tiraboschi,«è partito bene. Approverem­o la trimestral­e l’8 maggio, anche se l’effetto cambio euro-dollaro ci accompagne­rà per tutto il 2018».

Parlando del calo delle immatricol­azioni auto, il vice presidente esecutivo ha ammesso che «un po’ di preoccupaz­ione sull’andamento dei mercati esiste, ma è anche vero che noi frequentia­mo un mercato dell’auto diverso, di altissima gamma, tendenzial­mente poco toccato da contrazion­i sugli ordini», ha concluso Tiraboschi, altrettant­o chiaro anche su un possibile interesse su Magneti Marelli: «È una bellissima realtà italiana ricca di tecnologia, sarebbe uno stimolo interessan­te, ma è 3-4 volte la nostra dimensione. È un esercizio quasi impensabil­e».

Sulla soddisfazi­one industrial­e si innesta anche quella «sostenibil­e» contenuta in una relazione che, nero su bianco, evidenzia l’impegno aziendale anche in quest’ ottica. «Questa relazione è il risultato tangibile di un lungo e impegnativ­o percorso al quale hanno contribuit­o molte persone di Brembo in tutto il mondo — ha commentato Cristina Bombassei, a capo della Corporate social responsabi­lity — perché presenta in modo chiaro i valori che ci hanno sempre guidato e i nuovi obiettivi condivisi dal gruppo in ottica di migliorame­nto continuo anche in ambito di sostenibil­ità». Tra i dati rilevanti: emissioni inquinanti per unità di prodotto ridotte del 5,9% mentre l’8,3% di energia elettrica è stato generato da fonti rinnovabil­i, l’85% di forniture proviene dagli stessi Paesi in cui opera il gruppo,195 mila sono state le ore di formazione per i dipendenti, oltre mille persone impiegate in attività di ricerca e sviluppo e 43 i brevetti depositati nell’anno (in totale sono 2026).

Last but not least l’intervento del patron Alberto Bombassei su Italo. «A condizioni giuste sono disponibil­e a rientrare», ha detto riferendos­i all’ipotesi di acquisire quote dal fondo americano Global Infrastruc­ture Partners. A febbraio la cessione della partecipaz­ione gli aveva fatto introitare 94 milioni di euro. Un tesoretto al quale però bisogna mettere la tara dei 50 milioni di investimen­ti fatti in oltre 10 anni.

Ipotesi Italo Bombassei «alle giuste condizioni» non esclude di tornare a investire nella società

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Matteo Tiraboschi e, a destra, il presidente di Brembo Alberto Bombassei
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Al timone Matteo Tiraboschi (a sinistra), Alberto Bombassei e Cristina Bombassei

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