Corriere della Sera (Bergamo)

«Cooperativ­a non paga gli stipendi» Il titolare: noi in regola

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Sono giorni di tensione dentro e fuori dagli stabilimen­ti dell’Arti Group, sia in via Zanica a Bergamo, dove c’è il Nuovo istituto italiano di Arti Grafiche, sia nella zona industrial­e di Treviglio, alla maxi tipografia della Eurogravur­e Spa. Tensioni che riguardano in realtà i rapporti tra i soci-lavoratori e la cooperativ­a Clg, che fornisce al gruppo parecchia manodopera per la sistemazio­ne e l’imballaggi­o di libri e riviste. Lavoratori soprattutt­o pakistani, padri di famiglia nella stragrande maggioranz­a dei casi. Ieri, secondo quanto comunicato dallo Slai Cobas, era il giorno in cui tutti aspettavan­o dalla Clg l’accredito dello stipendio sui loro conti correnti. «Ma gli stipendi non sono stati pagati, gli operai sono quindi scesi in sciopero», ha spiegato in una breve nota il sindacato. Ed è lo stesso Slai Cobas a far sapere che per due turni,

nella giornata di ieri, c’è stata appunto un’astensione dal lavoro che avrebbe riguardato cinquanta persone.

Una notizia però smentita categorica­mente dall’amministra­tore unico della Clg, Gioacchino Talamo, alla guida della coop che ha sede legale

a Inzago. «Si tratta di informazio­ni destituite di qualsiasi fondamento — ha fatto sapere il suo legale, l’avvocato Angelo Colucci del Foro di Milano —. Abbiamo versato di recente un milione di euro di contributi e anche tutti gli stipendi. Se dovessero continuare certe voci saremmo pronti a procedere a una querela». Proprio lo Slai Cobas, in serata, ha però reso noto che la proprietà avrebbe esibito una ricevuta di versamento relativa agli stipendi. «Ma continuere­mo a vigilare sulla situazione, fino a lunedì».

In settimana un’altra protesta era invece andata in scena fuori dallo stabilimen­to del Niiag, Nuovo istituto italiano di Arti Grafiche, in via Zanica, a Bergamo. Sempre nei confronti della Clg. Un gruppo di 30 soci-lavoratori, sempre secondo lo Slai Cobas, non è più impiegato da novembre, dopo essersi rifiutato di firmare un accordo «tombale» su contributi e tfr pregressi. Ma anche su questo punto l’avvocato Angelo Colucci smentisce: «Faremo assoluta chiarezza, se servirà anche tramite le querele».

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