Inaugurata a Treviglio, guarda sia al futuro che al passato. E la Cassa rurale premia le aziende più green
Fiera agricola, digitale e ritorno ai cereali antichi
C’è chi ha creato una piattaforma di vendita on line per i prodotti della sua fattoria, chi si è messo a coltivare zenzero, chi invece punta sulla riscoperta di cereali insoliti e antichi da trasformare in farine per gourmet e chi invece decide di gestire la salute in stalla con un’app di sua invenzione. È effervescente il settore agricolo della Bassa che sempre più si arricchisce di nuove tecnologie e cavalca il mondo digitale. Lo si vede percorrendo i padiglioni della Fiera dell’agricoltura di Treviglio inaugurata ieri.
Giunta alla 37esima edizione, la manifestazione ha visto il taglio del nastro da parte del nuovo assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi. «Questo territorio ha una grande forza produttiva — spiega — ma è capace anche di innovare, penso al Distretto agricolo, un’esperienza quasi unica in Lombardia che intendo studiare come modello da riproporre altrove».
Proprio il Distretto ha allo studio un progetto rivoluzionario per convertire gli allevamenti al latte biologico. «Stiamo vivendo ancora un momento difficile per le stalle — chiarisce Bortolo Ghislotti referente per il latte del Distretto —. Ogni volta che c’è un’inefficienza nella filiera agroalimentare si scarica la colpa sugli allevatori che sono l’anello debole anche perché fanno fatica a fare squadra. Si sperava che la tracciabilità del prodotto potesse aiutare il settore ma la normativa in Europa non è univoca. Un latte biologico di zona con il marchio del distretto ci darebbe forza». Innovazione è la parola regina anche per Stefano Pirrone, responsabile del settore agricoltura della Cassa rurale di Treviglio: «La pianura è ricca di start-up nell’agroalimentare — spiega —. Il numero di aziende diminuisce e avremo da un lato vere e proprie imprese sempre più grandi, e dall’altro piccole realtà che puntano sulla vendita diretta, il prodotto nostrano o il novel food». Proprio raccogliendo lo stimolo del territorio, la Cassa rurale ha istituito da quest’anno Agrinnova. «È un premio — chiarisce il presidente Giovanni Grazioli — che da una parte ribadisce la nostra vicinanza al settore agricolo, dall’altra vuole stimolare l’innovazione dei processi e dei prodotti in una prospettiva di sostenibilità e tutela ambientale». La prima edizione di Agrinnova è stata assegnata ieri sera a Emanuele Spoldi di Fara d’Adda per aver creato un’app che da un palmare permette di gestire i farmaci in stalla con cartelle cliniche per ogni capo e la gestione in tempo reale dell’armadietto farmaceutico.