Il post nostalgico di Lara Magoni
L’uscita social dell’assessore: errore rinnegare le cose buone
«Rinnegare ciò che di buono è stato fatto è un grande errore, visto che le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio tutte dal fascismo». È il 1° Maggio e l’assessore al Turismo e alla Moda della Regione Lombardia, la selvinese Lara Magoni, su Facebook, interviene con un post che rivaluta il Ventennio.
Lara Magoni è molto impegnata. È l’assessore regionale al Turismo, ma anche alla Moda, ma anche al Marketing territoriale. Questo significa che ieri era alla Bovisa per inaugurare il Laboratorio di moda - Knit 2 del Politecnico di Milano, finanziato dalla Regione. Oggi invece presenterà la rassegna enogastronomica Milano Food Week 2018. Tra un evento e l’altro, l’ex sciatrice in quota Fratelli d’Italia trova il tempo di fare politica dai social. E raramente, quando l’assessore prende parola su Facebook, si tratta di post banali. Le ricorrenze, soprattutto, la ispirano. Il 1°Maggio, in particolare, l’ha accesa su un tema ricorrente di questi tempi: il fascismo, tutto sommato, ha fatto tante cose buone.
«Posso dirvelo? — scrive la Magoni sul suo profilo nel giorno della Festa dei Lavoratori — Rinnegare ciò che di buono è stato fatto è un grande errore, visto che le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio TUTTE dal fascismo. Tutti condanniamo l’eccidio del quale (sic) sono stati tutti coinvolti e per il quale c’è da vergognarsi ma ora basta combattere i fantasmi... dopo settant’anni... Visto e considerato che questi benefit piacciono a tutti...». E sotto il testo di suo pugno, un manifesto del regime fascista in cui si riporta un telegramma di Benito Mussolini all’allora prefetto di Torino in cui, con fare deciso, il Duce chiede di portare condizioni umane per gli operai alla catena di montaggio della Fiat, corredato di un elenco di leggi del Ventennio in materia di lavoro e welfare. Probabilmente a questo si riferisce la Magoni quando parla di «benefit», più difficile capire a cosa esattamente si riferisca quando parla di «eccidio» (la guerra? l’occupazione nazista? la persecuzione degli ebrei?), per il resto l’apprezzamento alle politiche mussoliniane è chiaro: «Rinnegare ciò che di buono è stato fatto è un grande errore». Risultato: 96 like e 21 condivisioni.
D’altra parte, la Magoni, sempre su Facebook, il 25 aprile chiedeva: «Risparmiatemi Bella Ciao» e, di fronte all’ipotesi di un governo M5SPd, azzardava: «Se ciò dovesse succedere io proporrei una marcia su Roma». È il suo stile. Ogni tanto l’ex sciatrice di Selvino apre Facebook e scrive, del tutto immune alle ritrosie del politicamente corretto. Così accadde il giorno dopo il referendum sull’autonomia lombarda, un plebiscito di Sì ma con affluenza non proprio oceanica. Era ottobre, il futuro assessore scrisse di richieste d’aiuto «sia economico che sanitario» e, in considerazione dell’alta astensione, avvertì: «Da oggi prima di chiedermi qualsiasi tipo di supporto mostratemi la RICEVUTA di voto che vi è stata rilasciata ieri sul Referendum». Ne nacque un ovvio polverone, richieste di scuse dal centrosinistra, borbottii a mezza bocca sull’altra sponda. Lei parlò di provocazione e raccolse numerosi consensi social. Tradotti poi abilmente in voti alle ultime Regionali, quando ha ottenuto il seggio da consigliere (oltre a quello da senatore) grazie a 2.698 preferenze, per poi essere chiamata a far parte della squadra di governo di Attilio Fontana.
Rinnegare ciò che di buono è stato fatto è un grande errore, le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio tutte dal fascismo
Lara Magoni
assessore regionale
Ricorsi storici Discutendo di ipotesi di governo M5S-Pd: «In quel caso proporrei una marcia su Roma»