Bufera per il post sul fascismo. Magoni: attacchi sterili
Pd e M5S attaccano dopo l’uscita sul fascismo
L’assessore regionale a Moda e Turismo, Lara Magoni, ha cancellato da Facebook il post con cui elogiava «le tutele ai lavoratori nate tutte dal fascismo». Ma al posto del vuoto sono arrivati gli attacchi del Pd e dei Cinquestelle. Antonio Misiani: «Affermazioni strabilianti». Dario Violi: «Sono partiti dalla razza bianca per arrivare all’inesistente fascismo buono». L’assessore Magoni: «Polemiche sterili, seguo la storia». E il presidente della Regione Attilio Fontana parla di «valutazioni personali».
Il post nostalgico è scomparso, ma s’è lasciato dietro uno strascico polemico. Sul profilo Facebook dell’assessore regionale a Turismo e Moda Lara Magoni (Fratelli d’Italia), non c’è più traccia dell’elogio, scritto il 1° maggio, dei «benefit» che «piacciono a tutti», cioè le «tutele ai lavoratori nate tutte dal fascismo». La condanna all’«eccidio», a didascalia di un telegramma del Duce, non ha certo evitato a Magoni le critiche di centrosinistra e Cinquestelle.
«Affermazioni quanto meno strabilianti», secondo il senatore Antonio Misiani (Pd). Contro il revisionismo alla «quando c’era Lui», Misiani pungola: «Peccato per quei piccoli dettagli della dittatura e della seconda guerra mondiale». Gli fanno eco il sindaco di Milano, Beppe Sala, «un post totalmente inappropriato, Fontana capirà cosa fare», e il consigliere dem Pietro Bussolati, «scempiaggini antistoriche e intollerabili», ricordando le spedizioni punitive ai danni degli operai. «Probabilmente il prossimo brand che ci verrà proposto per rilanciare il territorio sarà: “Lombardia, terra della repubblica di Salò”», ironizza il presidente della Provincia, Matteo Rossi: come controesempio cita il mister degli esordienti del Pontisola che ha ritirato la squadra per l’insulto razzista a uno dei suoi ragazzi. «È un’indecenza che una figura istituzionale si permetta di fare propaganda fascista — attacca Dario Violi, candidato governatore grillino alle scorse elezioni —. In campagna elettorale sono partiti con la razza bianca per poi passare a celebrare l’inesistente “fascismo buono”. Ma non riescono nemmeno a far arrivare i treni in orario».
In coda alla presentazione della Milano Food Week, la
Magoni si è appellata alla Storia. «Nel post non esprimo nessun vanto, ma semplicemente seguo la storia — replica l’ex campionessa di sci —. Sorrido davanti a queste polemiche sterili. Siete voi forse i nostalgici di queste paure che non esistono più». Il
governatore Attilio Fontana, invece, tira in ballo l’Illuminismo come scudo per il suo assessore: «Sono espressioni e valutazioni del tutto personali che non coinvolgono in nessun modo la giunta — commenta —. Dopo la venuta su questa terra di Voltaire, si devono rispettare le opinioni delle persone al di là del fatto che si sia d’accordo o meno». Non si registrano invece reazioni dal centrodestra bergamasco.
Da Twitter arriva pure la censura del collettivo (militante) di scrittori Wu Ming: «”Studiano” la “storia” sui memi-spazzatura (le vignette social, ndr)», di Facebook, si legge sul profilo seguito da 77 mila utenti, linkando un articolo sulle bufale del regime.
❞ Erano partiti dalla razza bianca, ora il fascismo buono, che non c’è. Non riescono nemmeno a far arrivare i treni in orario Dario Violi M5S