UN GIRO DI PAUSA
Solo 4 corridori orobici al via, un gruppo ristretto Nessuna tappa in provincia, in attesa di tempi migliori
Sarà un Giro d’Italia delle prime volte quello che scatta oggi alle 13.50 da Gerusalemme: per la prima volta una grande corsa a tappe uscirà dall’Europa, per la prima volta Chris Froome punterà alla maglia rosa, così come inedito sarà l’arrivo all’Osservatorio Astrofisico sull’Etna del 10 maggio. Purtroppo, rispetto al recente passato, nulla cambia sul peso della provincia di Bergamo nelle dinamiche del Giro: vuoi per il percorso, vuoi per lo striminzito numero di corridori nostrani al via, le strade, la tradizione e gli appassionati orobici non saranno protagonisti.
Parlando del percorso, dopo aver ospitato nel 2017 l’arrivo di tappa di Bergamo e la partenza da Rovetta, quest’anno la frazione più vicina sarà quella del 23 maggio, con la carovana che da Riva del Garda raggiungerà Iseo dopo aver toccato i Comuni della Franciacorta. Risicato anche il numero dei corridori bergamaschi al via che, come nel 2017, restano quattro: Davide Villella (27 anni), Enrico Barbin (28), Mattia Cattaneo (27) e Fausto Masnada (24).
Tra questi, l’atleta più quotato è Davide Villella, da quest’anno portacolori dell’Astana: dopo la maglia di miglior scalatore conquistata l’anno scorso alla Vuelta, il valdimagnino è atteso da una conferma sulle strade del Giro. In questa edizione, però, il corridore avrà il compito di essere uno degli alfieri di Miguel Angel Lopez, uomo di classifica del team kazako.
Chi dovrà mettersi in mostra il più possibile sarà invece Enrico Barbin: il ragazzo di Osio è al suo terzo Giro e già l’anno scorso si fece vedere all’attacco a Bergamo e a Canazei. E la Bardiani Csf gli chiederà nuovamente di entrare nelle fughe, a caccia di un piazzamento che, per la squadra dei Reverberi, sarebbe vitale.
La squadra con più bergamaschi al via sarà però l’Androni Sidermec di Gianni Savio, la quale punterà su Fausto Masnada e Mattia Cattaneo. Per Masnada, scalatore di Laxolo di Brembilla, si tratta della prima grande corsa a tappe in carriera; sarà quindi interessante valutarne il rendimento nell’ultima settimana, quella che, sulla carta, più si adatta alle sue caratteristiche.
Interrogativi anche su Mattia Cattaneo: per quanto abbia alle spalle già due Giri e due Vuelta, il passista di Alzano Lombardo non si attacca il numero sulla schiena dal 23 marzo scorso, quando si ruppe la clavicola nella seconda tappa della Settimana Coppi e Bartali. Con un avvicinamento così tribolato, Cattaneo difficilmente potrà sfoggiare la migliore condizione sulle strade del Giro.
Il 23 maggio La frazione più vicina alla Bergamasca è quella che da Riva del Garda raggiungerà Iseo