L’arco di Krylov suona il Cajkovskij per violino
Nel 1875 Cajkovskij conobbe il giovane violinista Leopold Auer, che ancora non era diventato il famoso insegnante ancora oggi conosciuto per il suo volume didattico, e compose per lui la Sérénade mélancolique. Il brano non è soltanto il primissimo pezzo che il compositore scrisse per violino e orchestra, ma anche una partitura tanto caratteristica quanto dimenticata, poco eseguita soprattutto per la difficoltà d’inserirla nei normali programmi da concerto.
È con questa Serenata che Sergey Krylov (foto) aprirà martedì sera (ore 21) il secondo appuntamento che il Festival Pianistico dedica quest’anno ai violinisti: dopo l’inaugurazione affidata a Victorija Mullova, sarà un altro virtuoso dell’arco di scuola russa a calcare il palco del Teatro Sociale. Nato a
Mosca nel 1970, ha iniziato a suonare a 5 anni ed è stato allievo d’importanti musicisti e didatti quali Leonid Kogan, Abram Stern e, da ultimo, Salvatore Accardo. La carriera concertistica, intrapresa ancora molto giovane, lo ha portato a esibirsi nelle più importanti città europee, sia sotto la guida di direttori quali Vladimir Ashkenazy, Yefim Bronfman, Dmitri Kitaenko, Jutaka Sado e Maxim Vengerov, sia in formazioni cameristiche.
Anche la Valse-Scherzo, altro brano in programma, è stata scritta da Cajkovskij per un giovane violinista, il russo Yosef Kotek, che il compositore incontrò in Svizzera. La sua collaborazione portò Cajkovskij a considerare la scrittura di un concerto per violino, il cui abbozzo divenne invece il primo dei tre Souvenir d’un lieu cher, che completano la prima parte della serata. A chiudere il concerto saranno invece Le quattro stagioni di Vivaldi. Insieme a Krylov, la Lithuanian Chamber Orchestra, da lui stesso diretta. Ore 21.
❞ I sei attori con sindrome di Down sono stipendiati e sotto contratto come veri professionisti, fanno parte della compagnia Mayor Von Frinzius