Corriere della Sera (Bergamo)

Tra un prelievo e un bignè

Il pasticcere Iginio Massari apre un corner all’interno di Banca Intesa Menu dolci e salati e presto anche un déhors affacciato su piazza Diaz

- Roberta Schira

In un qualsiasi giorno della settimana, passeggian­do in piazza Diaz, è facile vedere qualcuno infilare l’ingresso della banca mentre dice: «Ti faccio assaggiare il bignè più buono della tua vita, poi prelevo al Bancomat». Succede, perché la prima pasticceri­a al mondo dentro una banca è proprio a Milano. Iginio Massari, il pasticcere che nel 1971 apriva a Brescia (la sua città) la pasticceri­a Veneto, ha una «filiale» milanese dentro una sede di Banca Intesa. Andrea Lecce, responsabi­le di Intesa Sanpaolo: «Abbiamo aperto alla moda, alla musica, all’arte. Massari dice che la pasticceri­a fa parte del mondo dei sogni, noi aiutiamo a realizzarl­i, i sogni». Ci accoglie Debora, la figlia di Massari, tecnologa alimentare esperta di pasticceri­a, manager del nuovo locale: «Mio padre ha sempre amato le sfide. In banca lo spazio è limitato. Le basi arrivano da Brescia e vengono assemblate qui per servire dolci perfetti. Ma tutto si sta riorganizz­ando al meglio. Presto avremo un dehors con mobili di pregio. Si potrà anche pranzare con menu dolce-salato di nuova concezione e servizio ai tavoli. E due nuove celle con vista sul porticato offriranno più spazio a nuove creazioni».

Da Massari le più amate sono le monoporzio­ni, versione singola e contempora­nea della torta tradiziona­le. Hanno nomi suadenti come principess­e: Setteveli croccante e mousse al cioccolato e copertura di fondente; Afrodite, con cioccolato e cioccolate­ria. La sua Pasticceri­a Veneto, a Brescia, lo fa conoscere in tutto il mondo. Ambizioso, esigente, tenace. Sua l’idea di fondare l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani (Ampi), della quale è presidente onorario. Nel 2013 viene insignito del titolo di Commendato­re della Repubblica italiana e nel 2015, a Venezia, riceve il Leone d’Oro alla carriera. Per due volte allena la squadra italiana vincitrice del campionato del mondo di pasticceri­a. Settantaci­nque anni e non sentirli. Ora è in tv, su Sky Uno HD, con il programma «Iginio Massari-The Sweetman Celebri- Maestro Iginio Massari, bresciano, 75 anni. Tra le sue specialità il croissant «parigina» da gustare senza farciture

bianco e fragole; Regina, con bavarese al pistacchio e gelée al lampone; Imperatric­e, croccante bavarese alla vaniglia e lamponi. Non potevano mancare la ciambella senza glutine e lattosio, le praline e i macarons. Voto nove per tutti i settori, solo perché la perfezione non esiste. Anzi esiste, nel reparto brioches. Perché uno dei punti di forza di Massari sono i dolci lievitati, come la «parigina»,

classico croissant di pasta sfoglia: impossibil­e a Milano trovarne di così ben fatti. Una nuvola aerea con alveolatur­a straordina­ria, da assaggiare senza farcitura per assaporarn­e la leggerezza e il profumo di burro. Massari è nato a Brescia nel 1942, con mamma cuoca e papà direttore di mensa. Da ragazzino partì per la Svizzera e a 20 anni gettò le basi per una grande storia di pasticceri­a

ties», assieme alla figlia Debora. Che mentre i clienti escono ed entrano, e c’è gente agli sportelli della banca, ci rivela un’altra novità. «Iginio sta preparando un regalo per Milano, un dolce dedicato alla città. Un lievitato, dal colore insolito, mai usato in pasticceri­a, con il Duomo in rilievo. Il nome è ancora segreto».  70 euro al kg per le monoporzio­ni, 55 euro per torte e mignon

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500 monoporzio­ni (8 euro al pezzo) al giorno 1,50 euro la brioche 1,20 euro il caffè

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