Tra un prelievo e un bignè
Il pasticcere Iginio Massari apre un corner all’interno di Banca Intesa Menu dolci e salati e presto anche un déhors affacciato su piazza Diaz
In un qualsiasi giorno della settimana, passeggiando in piazza Diaz, è facile vedere qualcuno infilare l’ingresso della banca mentre dice: «Ti faccio assaggiare il bignè più buono della tua vita, poi prelevo al Bancomat». Succede, perché la prima pasticceria al mondo dentro una banca è proprio a Milano. Iginio Massari, il pasticcere che nel 1971 apriva a Brescia (la sua città) la pasticceria Veneto, ha una «filiale» milanese dentro una sede di Banca Intesa. Andrea Lecce, responsabile di Intesa Sanpaolo: «Abbiamo aperto alla moda, alla musica, all’arte. Massari dice che la pasticceria fa parte del mondo dei sogni, noi aiutiamo a realizzarli, i sogni». Ci accoglie Debora, la figlia di Massari, tecnologa alimentare esperta di pasticceria, manager del nuovo locale: «Mio padre ha sempre amato le sfide. In banca lo spazio è limitato. Le basi arrivano da Brescia e vengono assemblate qui per servire dolci perfetti. Ma tutto si sta riorganizzando al meglio. Presto avremo un dehors con mobili di pregio. Si potrà anche pranzare con menu dolce-salato di nuova concezione e servizio ai tavoli. E due nuove celle con vista sul porticato offriranno più spazio a nuove creazioni».
Da Massari le più amate sono le monoporzioni, versione singola e contemporanea della torta tradizionale. Hanno nomi suadenti come principesse: Setteveli croccante e mousse al cioccolato e copertura di fondente; Afrodite, con cioccolato e cioccolateria. La sua Pasticceria Veneto, a Brescia, lo fa conoscere in tutto il mondo. Ambizioso, esigente, tenace. Sua l’idea di fondare l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani (Ampi), della quale è presidente onorario. Nel 2013 viene insignito del titolo di Commendatore della Repubblica italiana e nel 2015, a Venezia, riceve il Leone d’Oro alla carriera. Per due volte allena la squadra italiana vincitrice del campionato del mondo di pasticceria. Settantacinque anni e non sentirli. Ora è in tv, su Sky Uno HD, con il programma «Iginio Massari-The Sweetman Celebri- Maestro Iginio Massari, bresciano, 75 anni. Tra le sue specialità il croissant «parigina» da gustare senza farciture
bianco e fragole; Regina, con bavarese al pistacchio e gelée al lampone; Imperatrice, croccante bavarese alla vaniglia e lamponi. Non potevano mancare la ciambella senza glutine e lattosio, le praline e i macarons. Voto nove per tutti i settori, solo perché la perfezione non esiste. Anzi esiste, nel reparto brioches. Perché uno dei punti di forza di Massari sono i dolci lievitati, come la «parigina»,
classico croissant di pasta sfoglia: impossibile a Milano trovarne di così ben fatti. Una nuvola aerea con alveolatura straordinaria, da assaggiare senza farcitura per assaporarne la leggerezza e il profumo di burro. Massari è nato a Brescia nel 1942, con mamma cuoca e papà direttore di mensa. Da ragazzino partì per la Svizzera e a 20 anni gettò le basi per una grande storia di pasticceria
ties», assieme alla figlia Debora. Che mentre i clienti escono ed entrano, e c’è gente agli sportelli della banca, ci rivela un’altra novità. «Iginio sta preparando un regalo per Milano, un dolce dedicato alla città. Un lievitato, dal colore insolito, mai usato in pasticceria, con il Duomo in rilievo. Il nome è ancora segreto». 70 euro al kg per le monoporzioni, 55 euro per torte e mignon