E l’ipotesi Galimberti irrita i dem trevigliesi
Anche la scelta del consigliere trevigliese per gli Istituti Educativi, fatta da Matteo Rossi, irrita il Pd, nel circolo locale. A entrare nel cda potrebbe essere Silvano Galimberti (foto), vicino all’ex candidato sindaco Erik Molteni.
La notizia che Treviglio con tutta probabilità sarà rappresentata nel cda degli Istituti educativi da Silvano Galimberti, promotore finanziario molto vicino all’ex candidato sindaco del centrosinistra Erik Molteni, innervosisce il centrodestra ma solleva malumori e perplessità ancora più grandi nel circolo del Pd cittadino. Galimberti fu candidato consigliere comunale per la prima volta nel 2011 con l’Api in sostegno di Federico Merisi, che guidò la fronda al voto contro Ariella Borghi. Nel 2016, in sostegno di Molteni, aveva messo in campo la civica «Treviglio al centro» da cui però poco prima del voto fu estromesso. Fu proprio Galimberti a far scatenare il caso della tessera falsificata che portò nella bufera il renziano Ezio Bordoni con uno scontro durissimo tra la segreteria cittadina di Davide Beretta e i garanti provinciali. A bruciare ora è che la scelta di Rossi sia piovuta dall’alto, fuori da ogni consultazione con il circolo. La più irritata è l’ala dei dem che appoggia Beretta e ha sostenuto il presidente della Provincia alle Regionali. Dal canto suo Beretta rasserena gli animi: «La segreteria provinciale di martedì — dice – ha chiesto una settimana di riflessione per confermare la proposta di Rossi o cambiarla. Parleremo con lui, con Riva e con altri perché deve essere chiaro che l’area di Castel Cerreto, di proprietà degli Istituti, è importante per Treviglio e vi si giocano mille partite a partire dall’autostrada Bergamo-Treviglio. Partiamo senza preconcetti verso i nomi, vogliamo scegliere i migliori, che potrebbero essere anche questi». (p.t.)