«Ore di allenamento». Ai videogiochi
Apre l’eSport Palace, per il pubblico e la squadra di professionisti della Samsung
Aprirà sabato in via Carducci 40 l’eSport Palace, voluto da Samsung in collaborazione con altre due società. Una casa per il pubblico ma anche per i campioni di videogiochi della squadra Morning Stars, creata dal colosso sudcoreano. I componenti della squadra fanno sul serio. In otto vivono in una villa di Mozzo messa a disposizione dalla Samsung. Tra loro anche Edoardo Badolato, di Martinengo (foto).
Ci vogliono riflessi pronti, abilità, strategia. Non solo negli sport, ma anche negli eSport, i videogiochi. Una passione che, come per le discipline tradizionali, può diventare un lavoro. A Bergamo sabato alle 15 verrà inaugurata la prima struttura dedicata a questo mondo. L’ «eSport Palace», creato da Samsung in collaborazione con AK Informatica e Level One, in via Carducci 4.
Nella sala al primo piano, un angolo bar e 40 postazioni video accoglieranno gli appassionati che vorranno diventare un monaco robot o un gorilla geneticamente modificato giocando a Overwatch, entrare nel Boscotetro di Hearthstone, o cimentarsi in altri giochi online come League of Legends, Dota 2, Rainbow Six, Pubg e Fortnite. Al secondo piano, invece, si alleneranno le squadre dei Samsung Morning Stars, composte da giovani professionisti che, per vivere, giocano ai videogiochi. Gli eSport rappresentano infatti una tendenza in crescita, con un valore di mercato, nel 2017, attestato a 655 milioni di dollari a livello mondiale, 5 volte superiore rispetto al 2012.
«I Morning Stars — dice Martino Mombrini, direttore marketing della divisione Information Technology di Samsung Italia — nascono un anno fa da un talent show che si è svolto in diverse tappe nella Penisola allo scopo di reclutare i migliori e farli crescere». La formazione si è ampliata e ora è composta da due squadre, Blue e Black, che giocano a Overwatch; una, White, specializzata in Hearthstone, «e da poco — continua Mombrini — abbiamo lanciato la Morning Stars AKademy, che è la nostra “primavera”, dove nuovi team potranno entrare, migliorare e diventare prima squadra».
I risultati già si sono visti. «I Morning Stars si sono classificati nella top 16 al torneo Open Division — dice l’allenatore Alessio Mameli —, una competizione europea che vede la partecipazione di 1.000 squadre». E continua: «Giorno dopo giorno sono sempre più affiatati». Anche perché i giovani dei due team di Overwatch, da circa un mese, vivono insieme in una villa a Mozzo messa a disposizione da Samsung.
«Facciamo 4 ore di allenamento al giorno — dice Edoardo Badolato, 22 anni, di Martinengo —. Poi per altre 2 ore rivediamo le nostre partite e l’allenatore ci fa notare gli errori, discutiamo insieme della strategia e di tecniche per migliorare». Da sempre amante di videogiochi, ha frequentato la triennale alla scuola Fantoni di Bergamo, «e poi mi sono dedicato alla mia passione. Prima di passare a Morning Stars, ero in un’altra squadra professionista, Epok, di Milano». Programmi per il futuro? «Voglio restare in questo settore. Certo, dopo i 28, 30 anni, i riflessi rallentano, ma spero di continuare diventando allenatore».
Le loro sessioni di allenamento, così come alcuni momenti nella casa, saranno condivisi sui social. «Entro fine anno — dice Alessio Cicolari, titolare di Ak Informatica — abbiamo in programma di realizzare degli studi televisivi per eventi o per trasmettere, anche su internet, contenuti che richiedano attrezzature di questo tipo». Per il sindaco Giorgio Gori «l’eSport Palace può portare alla nascita di nuovi mestieri e rendere ancora più attrattiva la città per i giovani». Anche l’assessore allo Sport del Comune di Bergamo Loredana Poli commenta sottolineando che «la dicotomia tra reale e virtuale si può considerare superata. Questo spazio potrà portare diversi progetti, con applicazioni anche nella scuola, basti pensare alle Olimpiadi del videogioco nella didattica».