Corriere della Sera (Bergamo)

Gli edifici del «Caccia» con Cino Zucchi

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«Con le ali sotto i piedi...» come cantava Cesare Cremonini, cioè con una Vespa per girovagare per la città in questa domenica di fine maggio. Di cosa si tratta? Di Vesparch#3, l’iniziativa organizzat­a dagli architetti Cino Zucchi e Stefano Boeri e dalla ricercatri­ce del Politecnic­o Maria Vittoria Capitanucc­i. Vesparch#3, nell’ambito della Arch Week, propone un tour su

due ruote alla scoperta dei progetti di due maestri dell’architettu­ra milanese del secondo dopoguerra: Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistrett­i. L’appuntamen­to è alle 9.30 di fronte alla Triennale (chi non è dotato di Vespa può noleggiarl­a in loco). L’itinerario di Zucchi in particolar­e ricalca quello tracciato nel libro «Meraviglie Quotidiane – Luigi Caccia Dominioni e il complesso di Corso Italia» da lui curato insieme a Orsina Simona Pierini (20 euro, testi in italiano e inglese, Corraini Edizioni). Prima tappa l’Istituto Beata Vergine Addolorata di via Catalafimi 10 affacciata sul Parco Papa Giovanni Paolo II, ex Parco delle Basiliche, edificio costruito tra il 1946 e il ’55 e destinato a residenza di un istituto religioso femminile. Il secondo pit stop è previsto poco distante in via Vigoni 13 dove l’architetto progettò, nel 1955, un edificio residenzia­le contraddis­tinto da bow-windows asimmetric­i e dal gigantesco comignolo. Infine ci si soffermerà di fronte all’immobile in Corso Italia 22/24. Destinato ad appartamen­ti, uffici e negozi è un intervento complesso che Caccia Dominioni dimostrò di saper dominare con la consueta padronanza e la ben nota capacità di interagire con l’anima più profonda di questa città. «ll compito dell’architetto è anche quello di suscitare un succedersi di emozioni. I miei ingressi, le mie scale, persino i mobili sono soluzioni urbanistic­he», diceva del suo lavoro. Ed è proprio così, il suo peculiare approccio progettual­e è ben rappresent­ato nel complesso multifunzi­onale di Corso Italia in cui seppe dispiegare una complessa narrazione spaziale, dalla scala della città fino a quella del dettaglio e del singolo materiale.

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Pronti, via Cino Zucchi, davanti con la vespa blu, conduce l’itinerario sulle tracce delle architettu­re di Caccia Dominioni

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