Corriere della Sera (Bergamo)

Invasione di 15 mila piante Anche in città bassa

Il cuore della manifestaz­ione resta Città Alta Dal 6 al 23 settembre. Regista l’olandese Piet Oudolf

- Donatella Tiraboschi

Per l’ottava edizione dei Maestri del Paesaggio ci sono 15 mila piante, di 42 specie diverse, pronte a invadere anche città bassa. Anche se il cuore rimarrà in Piazza Vecchia ( foto). A coordinare il progetto, che animerà Bergamo dal 6 al 23 settembre, è stato chiamato l’olandese Piet Oudolf.

È come sempre il look del presidente di Arketipos, Maurizio Vegini, ieri alla presentazi­one felice come un bambino alla vigilia di Natale, a costituire il maggior indizio rivelatore della Piazza Verde 2018. I «Maestri del Paesaggio», in 8 anni (e 7 edizioni, questa l’ottava, dal 6 al 23 settembre) sono cresciuti, passando da eventoscom­messa di un gruppo di amici a una manifestaz­ione con la M maiuscola, capace di contaminar­e, nel segno di una verde bellezza, un’intera città. Il bello del verde ovunque, da Città Alta a quella Bassa, anche se il cuore attrattivo resta sempre l’allestimen­to di Piazza Vecchia. Ecco allora che il verde salvia dei calzoni e il lilla delle righe della camicia di Vegini svelano in filigrana l’esplosione policroma delle piante e dei fiori della pensata green di Piet Oudolf, olandese e, come tale, intrinseca­mente portato a esaltare un giardinagg­io fatto di fiori e colori dai larghi orizzonti. Un maestro del plant design — questo il tema della nuova edizione — e protagonis­ta del New perennial, un movimento che predilige l’impiego di fiori e piante perenni. Per l’evento che catalizza 250 mila presenza medie, di fiori e piante a dimora, in un grande vivaio di Brescia, in questo momento ce ne sono 15 mila di 42 specie diverse, alcune rarissime ma espressame­nte richieste dal paesaggist­a che, altro particolar­e, non ama fornire rendering computeriz­zati. Per dare idea di quel che sarà l’allestilar­io mento, ci si è affidati agli acquarelli di Cinzia Ester Invernizzi perfetti per tratteggia­re una Piazza Vecchia esplosiva, cromaticam­ente parlando. Gli effetti speciali sono affidati a Madre Natura e alle scelte dell’esigente Oudolf che Arketipos e soci hanno accontenta­to in tutto. «Perché se ti affidi ad un grande progettist­a internazio­nale — spiega Vegini — devi essere in grado di dargli carta bianca e di realizzare quello che, su quella carta, il profession­ista ci mette sopra». Costi quel che costi. Parlare di vil denaro può risultare poco elegante, ma se c’è un merito per i Maestri del paesaggio è proprio quello di essere cresciuti, in anni di piena crisi economica. Il segno di una resilienza organizzat­iva si conta nella quarantina di partner e sponsor tecnici che sostengono fattivamen­te un conto economico dove si viaggia sul mezzo milione di euro. Ma oltre la partecipaz­ione dell’imprendito­ria privata, c’è un convinto affiancame­nto istituzion­ale. E se il «pubblico» sostiene il privato — è il caso della decisa contribuzi­one della Camera di Commercio, finalizzat­a a realizzare una propaggine green in Largo Rezzara — significa che la manifestaz­ione viene riconosciu­ta nella sua finalità di leva territoria­le, a beneficio di tutto il «Sistema-Bergamo». Allestimen­ti ed eventi compongono un calendario di 18 giornate in cui è impossibil­e non trovare, anche per chi non ha un pollice verde, un elemento di interesse. Il corol- all’Internatio­nal Meeting (l’evento clou in programma il 21 e 22 settembre con i maggiori esperti della cultura del paesaggio) offre petali di intratteni­mento assortito: dagli ormai tradiziona­li aperitivi di paesaggio alla possibilit­à di addentrars­i in angoli di Città Alta, dai laboratori «Flower Atelier» agli eventi in trasferta come l’imperdibil­e concerto che porterà al Pian del Vione di Colere alcuni tra i più grandi chitarrist­i acustici del mondo. Per non parlare dei più grandi giocolieri che dal 7 al 9 settembre si esibiranno en plen air tra gli allestimen­ti per il Festival Rastelli, uno dei tanti motivi dell’autentica «felicità bambina» di Vegini.

❞ Se ti affidi a un grande progettist­a internazio­nale devi essere in grado di dargli carta bianca e di realizzare quello che ci mette sopra Maurizio Vegini presidente di Arketipos

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Acquarello Piet Oudolf non ama fornire rendering computeriz­zati. Così, per avere un’idea di quale sarà l’allestimen­to, ci si è affidati agli acquarelli di Cinzia Ester Invernizzi

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