Festa dell’Unità senza soldi Treviglio, appello agli iscritti
Lettera-appello agli iscritti: tessere da socio emerito a cento euro e prestiti d’onore
Mancano i soldi eppure, assicurano gli Amici della festa dell’Unità di Treviglio, la manifestazione si farà. I pochi euro che al momento sono in cassa aumenteranno grazie alla possibilità, per gli iscritti, di diventare soci emeriti, versando cento euro, dell’associazione oppure tramite prestiti d’onore. «Sarà al risparmio, ma la festa che si tiene dagli anni Settanta è confermata», le parole del presidente Alberto Vertova.
Stringendo i denti e, soprattutto, tirando la cinghia ma la Festa dell’Unità a Treviglio si farà. La conferma che la tradizionale kermesse del Pd non mancherà è arrivata solo un paio di giorni fa. Lo conferma Alberto Vertova che da maggio è alla guida dell’associazione Amici festa dell’Unità (Afu), il gruppo che si occupa dell’organizzazione da una decina di anni, dopo che a gennaio c’è stato un «ricambio generazionale» nel direttivo.
Da sempre tradizionale cassaforte del circolo del Pd trevigliese, l’Afu è ripartita a gennaio con il nuovo gruppo dirigente e in cassa solo 100 euro. Per questo motivo, nei giorni scorsi Vertova ha mandato una lettera agli iscritti introducendo la possibilità di diventare socio emerito versando 100 euro. Non solo, ma ha chiesto anche a chi fosse in grado tra gli iscritti di fare un prestito d’onore all’associazione. «L’ho fatto — spiega Vertova — quando abbiamo avuto alcune certezze economiche così da poter dire che la festa, pur semplificata e ridotta di durata, si farà. Sarà al risparmio ma la manifestazione che si tiene dagli anni ‘70 ci sarà». L’appuntamento è al nuovo polo fieristico, dal 19 al 31 luglio. «Durerà solo 10 giorni — precisa Vertova — e avrà una struttura tradizionale ma con parecchie novità in cucina, nel tipo di musica e negli incontri politici. Nella parte delle attrezzature, invece, andremo al risparmio. Anche così avremo un costo di partenza di 30 mila euro».In questo modo durante l’estate non rimarrà deserto il nuovo polo fieristico che, creato anche per valorizzare queste manifestazioni, aveva già incassato la notizia che la Lega cittadina per il secondo anno non terrà la sua Festa di Treì. Non a caso la kermesse del Pd, che di solito si teneva ad agosto, occuperà i giorni in cui svolgeva tradizionalmente quella del Carroccio. Proprio il nuovo polo fieristico e i ritardi nel completamento del padiglione sono pesati nell’andamento negativo della Festa dell’Unità, nelle edizioni 2016 e 2017, quando la manifestazioni vi ha traslocato da Foro Boario.
Ne è convinto il vecchio presidente dell’Afu Giovanni Bornaghi che ha passato la mano nonostante avesse ancora due anni di mandato. «Ho gestito la manifestazione per 7 anni — racconta — e i primi 5 sono andati bene, gli ultimi due no. Forse ci sono troppe feste in giro e sicuramente qualcosa è cambiato nei gusti della gente, ma la nuova location non ci ha portato bene anche se siamo riusciti a chiudere in pareggio». Proprio dal completamento del polo fieristico, però, potrebbe arrivare una boccata d’ossigeno importante. «Oggi tengono le feste che si possono appoggiare su strutture al coperto per abbassare i costi — spiega Bornaghi —. La tensostruttura ci costava da sola 20mila euro a cui sommarne 7 di allestimento cucina, poi c’erano l’idraulico e l’elettricista. Facendo la festa su tre settimane con musica e Siae si partiva da un costo di 50 mila euro. Fare una festa vuol dire che la settimana prima di aprire hai solo un piazzale e devi montare tutto. Serve tanto lavoro e forse non tutti se rendono conto. Quindi largo ai giovani che sicuramente faranno meglio di me».
Al risparmio Nel polo fieristico dal 19 al 31 luglio con minori spese per le attrezzature