Il tocco di Gergiev per Ciajkovskij
Sul podio Prima di inondare piazza Duomo con le note del suo primo Concerto per pianoforte, Ciajkovskij farà vibrare le più profonde corde dell’animo di chi, agli Arcimboldi, assisterà all’appuntamento conclusivo del Festival Pianistico Internazionale. È la prima volta che la storica rassegna, creata e sviluppata nei teatri Grande di Brescia e Donizetti di Bergamo, tocca un’altra sede; e lo fa proprio per il suo gran finale, probabilmente l’evento più atteso dell’edizione 2018. Oggi infatti (ore 19, teatro degli Arcimboldi, v.le Innovazione 20, € 20-60, tel. 02.64.11.42.212) arrivano a Milano Valery Gergiev e la sua meravigliosa orchestra, quella del Mariinskij Teatr di San Pietroburgo. Sono gli ambasciatori mondiali e gli interpreti di riferimento assoluto del grande repertorio russo, e il programma che affrontano accosta due dei capolavori più amati ed eseguiti: la sesta sinfonia di Ciajkovksij, la struggente «Patetica», quasi testamento spirituale e artistico dell’autore; e il terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov, il «Terzo Rach» reso popolare dal film Shine in cui si raccontava l’ossessione di David Helfgott per questo brano virtuosistico. Ad affrontarlo oggi è Federico Colli, ventinovenne bresciano vincitore nel 2011 del concorso Mozart a Salisburgo e poi a Leeds.