PIÙ VITA AGLI ANNI
«Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo...». Quello che scriveva il poeta Orazio nelle Odi è un sentimento che valeva 2000 anni fa, come oggi, perché fa parte della natura dell’Uomo aspirare ad un’eternità attraverso le proprie opere. E che si tratti di versi più inscalfibili del bronzo o altro, poco conta. Importa il segno che si lascia, l’impronta su questa terra. Domenico Bosatelli ha così deciso che, oltre a quella industriale di un’azienda che evolverà seguendo i tempi e il progresso, l’altra impronta dei suoi passi in questo mondo sarà la sua cittadella. Stringendo una joint con Impresa Percassi, ha simbolicamente consegnato le chiavi a chi, per vocazione costruttiva e professione edile, sarà in grado di riproporre su altri mercati il format intuitivo di un’opera che in quel nome Chorus Life richiama una visione di vita armoniosa, corale di chi ci vivrà. A Bergamo il cavaliere ha regalato non un sogno possibile, futuribile, ma già fattibile. Investendo 150 milioni di euro, Bosatelli ha fatto soprattutto un regalo a se stesso. In un’età in cui si fanno conti di altro tipo, il miglior segreto anti aging è quello, tra gli altri, di trovare una motivazione per alzarsi ogni mattina. E veder crescere, giorno dopo giorno, la sua cittadella sarà per lui una molla formidabile per rallentare la clessidra del Tempo. Che non si ferma, ma arrivati ad un certo punto, come ha rimarcato anche Tancredi Bianchi (90 anni e non sentirli) non serve aggiungere anni alla vita. Ma trovare, come ha fatto Bosatelli, qualcosa per aggiungere vita agli anni.