Sorte, appello a Fico: «Rinunciamo alle ferie»
«Visto che il Parlamento è rimasto inattivo a lungo in primavera, teniamolo aperto in agosto». È la proposta che i deputati forzisti Alessandro Sorte ( foto) e Stefano Benigni hanno presentato al presidente della Camera Roberto Fico.
Tenere il Parlamento aperto anche ad agosto o almeno ridurne al minimo la chiusura. Parte dalla Bergamasca l’appello al presidente della Camera Roberto Fico. Ieri il deputato di Forza Italia Alessandro Sorte gli ha inoltrato una lettera ufficiale firmata anche dal collega Stefano Benigni, proponendo che i parlamentari rinuncino se non a tutte alla gran parte delle ferie per recuperare il tempo perso durante i primi mesi della legislatura, quando per quasi tre mesi si sono svolte le trattative per
formare il nuovo governo che ha portato alla nascita dell’esecutivo giallo-verde. «Nella prima settimana di luglio — si legge nella lettera — è programmata una sola seduta d’aula, la ventunesima in oltre 100 giorni di legislatura, e sarà per il question time, mentre le commissioni opereranno sotto regime. Per i primi decreti di legge di rilievo del Governo si dovrà attendere il 23 luglio. Per avere un termine di paragone, nella scorsa Legislatura iniziata il 13 marzo 2013 e il cui avvio è stato altrettanto problematico di questa, a fine giugno si erano già tenute 42 sedute». Un’iniziativa che però non è stata presa bene da molti onorevoli, sostiene Sorte: «Ho ricevuto — dice — più di una battuta minacciosa da qualche collega.In ogni caso è al presidente Fico che spetta stabilire il calendario dei lavori e la mia proposta è che coinvolga anche il presidente del Senato per concordare una chiusura minima del Parlamento». Disincantato il commento di Cristian Invernizzi, onorevole della Lega di Arcene: «Sorte vuole superare i populisti a destra — spiega — ma per me va bene. Ad agosto non faccio ferie. Invece che alle feste della Lega starò in Parlamento». «Bisognerebbe dire a Sorte — osserva però Elena Carnevali del Pd — che a darsi una mossa deve essere soprattutto la maggioranza. Noi la disponibilità a lavorare duro l’abbiamo sempre dimostrata, in Parlamento ci sono depositate 200 tra proposte di legge, mozioni e quant’altro».