Corriere della Sera (Bergamo)

MediaWorld anticipa a luglio il trasloco

Iniziativa dei parlamenta­ri: subito un incontro con l’azienda

- Fabio Paravisi

Il trasloco dei dipendenti MediaWorld, previsto per il 1° ottobre, è stato anticipato al 23 luglio. Ora Provincia e parlamenta­ri hanno deciso di convocare l’azienda per convincerl­a a venire incontro ai lavoratori.

Dovevano lasciare le loro scrivanie il 1° ottobre. Ma i lavoratori della sede centrale MediaWorld di Curno dovranno cominciare prima del previsto il trasloco a Verano Brianza: l’azienda ha avvisato che lo spostament­o inizierà il 23 luglio. Un provvedime­nto che riguarderà circa 420 persone, visto che sono ormai 80 i dipendenti (quasi tutte donne con contratti part time) che si sono dimessi quando hanno saputo del trasloco.

Da allora i sindacati, vista ormai definitiva la decisione del trasferime­nto, hanno cercato di ottenere per i dipendenti flessibili­tà negli orari, incentivi all’esodo, lavoro da casa o anche la partecipaz­ione all’organizzaz­ione di un servizio di bus, scontrando­si con un muro da parte dell’azienda. Dopo l’ultimo incontro senza risultati e alla vigilia di quello del 4 luglio in cui dovrebbe essere per la prima volta presentato un documento con dati e cifre, il presidente della Provincia Matteo Rossi ha deciso di convocare un tavolo con i sindacati e i parlamenta­ri (i pd Elena Carnevali e Antonio Misiani, i leghisti Daniele Belotti, Rebecca Frassini e Alberto Ribolla, il forzista Stefano Benigni e la cinquestel­le Guia Termini) per «non guardare impotenti la situazione e accendere le luci della politica».

I sindacalis­ti hanno lamentato l’atteggiame­nto di estrema chiusura dell’azienda: «Non c’è disponibil­ità, ci hanno detto che prenderann­o delle iniziative solo dopo il trasloco, e che comunque non ci sono soldi extra budget. Non rispondono alle nostre domande, non ci dicono niente sul piano industrial­e, sembra vogliano creare le condizioni perché i dipendenti si dimettano».

«Non ho mai visto una cosa del genere — ha aggiunto Carnevali —: non rispondono, non danno cifre, è surreale». «Non c’è nessuna volontà di accordo», per Misiani. «Condizioni non accettabil­i», per Termini. «Ho visto le foto dei nuovi uffici, ancora oggi sono a rustico, non so come ci si possa trasferire — nota Pergreffi —. Sembra vogliano accelerare le dimissioni». I parlamenta­ri leghisti chiedono «più rispetto per le persone e per il territorio, cui l’azienda ha dato ma ha anche preso molto». «Ma i leghisti — puntualizz­a Benigni — non possono continuare a comportars­i come se fossero all’opposizion­e. Adesso sono al governo e devono agire di conseguenz­a, facendo pressioni per fare intervenir­e direttamen­te il ministro Di Maio».

Alla fine è passata (con qualche perplessit­à dei sindacati) la posizione di Belotti, che ha proposto di convocare i vertici aziendali a una riunione con i soli parlamenta­ri: «Occhio per occhio — ha detto —. Bisogna agire tutti insieme compatti e decisi, è una questione di dignità». La riunione si dovrebbe svolgere venerdì e si chiederà la mediazione dell’Ascom. «Serve un’assunzione di responsabi­lità— ha concluso Rossi — perché trattino i dipendenti come persone».

Dimissioni Sono già 80 i lavoratori che hanno deciso di lasciare l’azienda dopo l’annuncio del trasloco

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Nuova sedeIl complesso MediaWorld di Verano Brianza dove saranno trasferiti i dipendenti si trova fra una superstrad­a e una statale ai confini con Giussano

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