Corriere della Sera (Bergamo)

Holi, colori da ballare

All’Ippodromo di San Siro otto ore di musica, dj set e un’atmosfera che si ispira alla grande tradizione indiana

- Laura Vincenti

Meno tre, due, uno... siete pronti a far festa in un tripudio di musica e colori? Domani all’Ippodromo Snai San Siro fa tappa l’Holi Dance Festival che s’ispira alla festa indiana che ogni primavera celebra la fine dell’inverno, il risveglio e la rinascita della natura con il lancio in aria di polveri colorate. Da qui l’idea di accompagna­re questo rito con la musica e trasformar­lo in un vero e proprio festival, una maratona che fa ballare il pubblico per otto ore consecutiv­e, dalle 16 fino a mezzanotte. «Il segreto del successo di questa festa? Consiste nel fatto che il pubblico è protagonis­ta — racconta William Gay di Unconventi­onal Events che organizza Holi Dance Festival — questo format non piace solo ai giovani ma anche agli adulti e ai bambini, che sono i benvenuti: anzi per loro l’ingresso è gratuito. Allo scoccare di ogni ora parte il conto alla rovescia che culmina con il pubblico che lancia in aria le polveri colorate trasforman­do la pista da ballo in un disegno multicolor. È una festa per tutti».

Dal 2016 a oggi, Holi Dance Festival ha registrato oltre 350mila presenze in tutta Italia, tra arene, parchi, spiagge e piazze, da Milano a Venezia, da Rimini a Gallipoli, da Catania all’isola della Maddalena. A chi partecipa si consiglia di indossare abiti comodi e bianchi: le polveri, comunque, sono tutte a base di talco e colori alimentari e si comprano direttamen­te sul posto (un sacchetto costa 3 euro, due 5 euro, cinque 10 euro). Per quanto riguarda la musica, abbraccia diversi generi per accontenta­re tutti i gusti: si spazia dai ritmi hip hop alla dance, dalla techno alla musica anni ’90, tra live e dj set. Sul palco sono attesi tantissimi ospiti, a cominciare da Il Pagante: nato sul web, il gruppo composto da Eddy Veerus, Roberta Branchini e Federica Napoli racconta in maniera trash e ironica la vita da discoclub teca, riscuotend­o un grande successo soprattutt­o tra i più giovani. Tra le hit dei Il Pagante ci sono «Fuori corso», «Too much» e l’ultimissim­a «Dress code», in collaboraz­ione con il rapper Samuel Heron. E poi ancora sul palco il milanesiss­imo Ernia, ovvero Matteo Profession­e, che qui è di casa: è nato e cresciuto a Qt8, quartiere adiacente a San Siro. Classe 1993, il giovane artista trap, che nel 2017 ha pubblicato il doppio album «Come uccidere un usignolo/67», presenta anche il nuovo singolo «Domani». Il rapper milanese Rkomi, anagramma di Mirko, ha esordito nel 2014 con «Calvairate Mixtape», e proprio in questi giorni pubblica «Ossigeno», un libro accompagna­to da un cd con sei brani inediti. E poi si balla con il giovanissi­mo Federico Gardenghi, considerat­o il dj più giovane del mondo: ha solo 14 anni ma suona già techno nei

e nei festival di tutta Europa. Alla console anche i veterani Datura, autentici esperti della musica anni ’90, che hanno firmato tanti successi dell’epoca come «Eternity» e «Yerba del diablo», con cui sono diventati popolariss­imi all’inizio degli anni Novanta, e che adesso animano alcuni dei migliori party milanesi dedicati a questo genere musicale tornato di gran moda anche tra i più giovani. E poi ai piatti anche Renèe La Bulgara, Astrit Kurtaim che si esibisce in un back to back alla console con Kamy Aksell, PacMan, Discoradio Party con i dj Matteo Epis, Walter Pizzulli ed Edo Munari che selezionan­o i grandi successi della disco music. Ad accompagna­re la musica e a scaldare l’atmosfera non mancano gli spettacoli dell’animazione che rendono ancora più divertente ed elettrizza­nte lo show a 360 gradi.

Una festa per tutti Da domani pomeriggio decine di artisti sul palco. Consigliat­i vestiti comodi

 ??  ?? Kolossal Il momento dell’inizio dell’Holi, festival che simboleggi­a la rinascita, in versione occidental­e con l’aggiunta dell’elettronic­a e dell’esibizione di molti rapper emergenti
Kolossal Il momento dell’inizio dell’Holi, festival che simboleggi­a la rinascita, in versione occidental­e con l’aggiunta dell’elettronic­a e dell’esibizione di molti rapper emergenti

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