Corriere della Sera (Bergamo)

Gli evasori restano senza ville e auto d’epoca

Alto Sebino, la Guardia di Finanza sequestra beni per un valore di 2 milioni a due imprendito­ri arrestati Entrambi ai domiciliar­i. Tra i beni congelati anche un motoscafo da otto metri e un cavallo da dressage

- Fabio Paravisi

Solo il cavallo vale 35 mila euro, e non è stato difficile trovarlo: il suo proprietar­io aveva messo la foto su Facebook. Per il resto si è trattato di completare un certosino lavoro di analisi della documentaz­ione che era stata alla base dell’inchiesta per evasione fiscale. E sono stati così sequestrat­i beni per oltre due milioni di euro di proprietà di due arrestati.

L’inchiesta è quella della Guardia di Finanza di Sarnico che aveva portato a scoprire un giro di fatture false intorno alla società Edilimpian­ti, che fino a due anni fa aveva sede a Rogno e che oggi è a Pian Camuno (Brescia). Inchiesta che aveva permesso di scoprire un’evasione fiscale per un totale di 6 milioni di euro attraverso fatture per operazioni inesistent­i, frode mediante crediti fasulli e indebite compensazi­oni. Si era arrivati alla denuncia di dieci persone e all’arresto dei bresciani Fabrizio Franzoni, 47 anni, di Pisogne e Gian Luca Giacomini, 39 anni di Pian Camuno. Entrambi oggi agli arresti domiciliar­i.

Dopo gli arresti e le denunce i finanzieri, coordinati dal pm Emanuele Marchisio, grazie alle informazio­ni delle banche dati e sulla base della documentaz­ione e degli elementi raccolti, hanno proceduto al sequestro di una serie di beni su provvedime­nto emesso dal gip Marina Cavalleri: conti correnti, titoli, assicurazi­oni, veicoli, aziende, beni mobili e immobili. Tutte cose che non erano ufficialme­nte intestate agli indagati, ma che secondo i finanzieri erano comunque riconducib­ili a loro.

A Franzoni, per esempio, è stato sequestrat­o un motoscafo da otto metri Granchi Corallo 8.40 ormeggiato al Porto Goen di Pisogne, una moto Harley Davidson, una società immobiliar­e e la villa con piscina in cui vive ma che faceva parte di un trust intestato ai familiari di cui fanno parte cinquanta immobili tra appartamen­ti garage e negozi. Ma mentre a tutto il resto basta mettere dei sigilli sarà più complesso gestire il sequestro del cavallo di razza Bwp (Belgisch Warmbloedp­aard, mezzosangu­e belga) che eccelle nel dressage e nel salto degli ostacoli. E che dev’essere comunque mantenuto al maneggio di Berzo Inferiore in cui vive con una pigione di 400 euro al mese.

A Gian Luca Giacomini è stata posta sotto sequestro la villa di Pisogne da 400 metri quadrati (più 160 di garage) in cui vive, ma che aveva intestato ai genitori. Lui risultava residente in un piccolo appartamen­to, dove era stato messo ai domiciliar­i in un primo momento. Ha ottenuto poi di essere spostato nella villa. Gli sono stati sequestrat­e anche una Mercedes Pagoda storica e alcune Vespe d’epoca.

L’elenco dei beni sequestrat­i è lungo: ci sono anche una mountain bike elettroass­istita, orologi, penne stilografi­che di pregio, monete d’epoca, fabbricati, terreni, conti correnti in tredici banche da Bergamo al Trentino e quote in sette società fra cui una di Costa Volpino. Per occuparsi delle ditte (e del cavallo) il tribunale ha nominato un amministra­tore giudiziale.

L’abitazione Un imprendito­re aveva intestato ai genitori la villa da 400 metri quadrati in cui viveva

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Sopra, la villa con piscina. A sinistra, il motoscafo Granchi e il mezzosangu­e belga
I beni Sopra, la villa con piscina. A sinistra, il motoscafo Granchi e il mezzosangu­e belga
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