Ansia e disagio Giancane racconta la sua ipocondria
«Braccio sinistro fa male, ansia scende e risale, lingua asciutta, è partita la tachicardia. Adesso cosa farò, son certo che morirò…». Canta così il suo disagio personale Giancarlo Barbati, in arte Giancane, il 37enne cantautore già membro del gruppo romano Il Muro del Canto, di scena stasera in versione solita al Carroponte (via Granelli 1, ore 21, ing. libero). Il brano si intitola in modo eloquente «Ipocondria», scritto durante un attacco di panico in una stanza d’albergo, durante un tour, ed è tratto dal suo ultimo album «Ansia e disagio», undici canzoni che parlano con ironia delle nevrosi contemporanee, proprie o collettive. Lo stile musicale fonde folk n’roll, countryneomelodico, revival dance anni ’90, e un uso non eccessivo dell’elettronica anni 80. Quegli anni Ottanta che lui dissacra in «Limone» («…e la radio passava gli Stadio e il Re Simon Le Bon. Le rapine così e le spade allo zoo, Postal market nel cesso al gusto YouPorn terrificante»). Mentre in «Una vita al top» del 2015 cantava «Vecchi di merda», qui urla «Odio i bambini», specificando che il rimprovero non è rivolto ai piccoli, ma al modello educativo dei genitori bigotti. In questo disco «di parole crociate, rebus, enigmi, passatempi, varietà, umorismo, ecc.», come si legge nella copertina che riproduce la Settimana Enigmistica, si trattano anche temi spinosi come «Adotta un fascista». Apre il concerto il cantautore genovese Luca Cascella, in arte Elso.