Il Circolino si allarga, lavori dal 1° ottobre
Due imprese bergamasche e una milanese, ma con maestranze orobiche, lavoreranno al recupero dell’ex chiesa di Sant’Agata. Per 50 anni è assegnata al Circolino, che allarga gli spazi. I lavori dal primo ottobre.
Due ditte bergamasche, la Cividini e la Coccipesto e un’altra, Tesi, milanese, che opererà come maestranze orobiche, con il supporto, in qualità di advisor finanziario di due istituti di credito fortemente radicati sul territorio, Credito Bergamasco, Gruppo Banco Bpm e Ubi Banca. Si riassume in questi connotati, non senza il malcelato orgoglio della committenza che punta alla qualità dei lavori ed a tempi certi, il sunto tecnico-finanziario del cantiere per il recupero, il restauro e la manutenzione straordinaria dell’ex chiesa di Sant’Agata, assegnata per i prossimi 50 anni alla Cooperativa di Città Alta. Primo colpo di piccone lunedì 1° ottobre 2018, per la gioia del presidente Aldo Ghilardi che vede la sua creatura ampliarsi e crescere negli spazi e nelle funzioni sociali, dopo 35 anni di appassionato lavoro. Il progetto, steso in sintonia con gli intendimenti del Demanio e della competente Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, si sviluppa riorganizzando le funzioni delle attività della Cooperativa attraverso una valorizzazione storicoarchitettonica di tutto il complesso dell’antico monastero dei Teatini. L’edificio dell’ex Chiesa verrà recuperato, nella proposta elaborata dagli architetti Colleoni, Licini e Belloni, in molte sue parti, sia esterne che interne, con un’attenta opera di restauro che consentirà di riportare alla luce i numerosi affreschi cinque-settecenteschi presenti sotto traccia. La decisione di affido dei lavori è stata presa dopo un lungo e attento iter: sono state, infatti, ben 128 le manifestazioni d’interesse pervenute, poi ridotte dalla commissione aggiudicatrice a 9 sulla base di requisiti tecnici, economici, patrimoniali e di know how. Alla fine di un approfondito esame i lavori sono stati assegnati all’impresa Cividini Ingeco di Dalmine. I lavori per il recupero dell’ex chiesa ammontano a circa 4.000.000 euro, cifra che comprende anche i lavori degli impianti, assegnati alla Tesi, e di restauro degli elementi architettonici affidati alla Cocciopesto di Mozzo. Vernissage dell’attesa opera, ovvero il Circolino su tre piani, attesa per il 2020; al piano terra un centro di aggregazione per tutti, al primo il ristorante e al secondo uno spazio civico multifunzionale.