Bando Periferie Polemiche social ma il progetto di Bergamo è salvo
Salvo sorprese, il bando Periferie per Bergamo è salvo. Così il Comune potrà completare le opere da 18 milioni, dalla rifunzionalizzazione dell’ex Centrale Daste Spalenga all’adeguamento della passerella di Boccaleone. L’amministrazione ora è tranquilla, ma ha temuto di dover congelare i progetti del bando Periferie voluto dal governo di Matteo Renzi: il provvedimento approvato dal Senato congela fino al 2020 i finanziamenti per 96 tra città e aree metropolitane per trasferirli a un’altra cassa. E non sono mancate le polemiche sui social. Ma i primi 24 progetti della graduatoria sono salvi (e finanziati per un totale di circa 500 milioni): tra questi c’è quello di Bergamo, che si era classificato al quinto posto. «Noi non dovremmo subire contraccolpi — dice il sindaco di Bergamo Giorgio Gori —, ma ciò non toglie che la mossa del governo sia inqualificabile». Il provvedimento approvato permetterà però ai Comuni di utilizzare l’avanzo di amministrazione. «L’emendamento — spiega la senatrice Daisy Pirovano — è stato approvato all’unanimità. Una parte dei finanziamenti previsti dal governo Renzi sarebbe stata concessa in modo illegittimo. Il provvedimento garantirà poi equità, autonomia e dignità ai Comuni: anche quelli più piccoli potranno usare l’avanzo di amministrazione. Il bando Periferie, invece, concedeva finanziamenti soltanto ai Comuni più grandi e alle città metropolitane. Così si ridistribuiscono le risorse». (s.s.)