Carrara, i lavori alla barchessa «Pronta nel 2019»
Ma per l’esposizione di Botticelli è troppo tardi
Dovevano iniziare in febbraio, sono partiti ieri i lavori alla barchessa di destra della Carrara. Ospiterà mostre (ma non si farà in tempo per quella di Botticelli), laboratori, sala conferenze e spazi di servizio.
Picconate e rumore di martello pneumatico arrivano dall’interno della barchessa di destra della Carrara, mentre all’esterno la gigantografia della Madonna con bambino di Giovanni Bellini assiste silente. Consegnato lo scorso febbraio, si è aperto ieri il cantiere della Vitali spa, che «dona a Bergamo la ristrutturazione della barchessa», recita la scritta sulla facciata dell’ala del museo che dà sulla piazza. La sponsorizzazione tecnica da 1,2 milioni era arrivata alla Fondazione Carrara e al Comune a giugno 2016, con la promessa di concludere i lavori nella primavera 2017. Si parte invece adesso, con la prospettiva di chiudere «in pochi mesi — dice l’azienda di Cisano —. I lavori sono partiti e non si fermeranno più per donare, quanto prima, alla città la barchessa. Le settimane trascorse da febbraio a oggi sono servite per selezionare le imprese adeguate a eseguire lavori specialistici per la riqualificazione».
La mostra «Le storie di Botticelli», dal 12 ottobre al 28 gennaio 2019, sarà allestita nelle sale 7, 8 e 9: impossibile ospitarla nella nuova ala come speravano molti. Da ieri il cantiere muove i primi passi con la demolizione della vecchia pavimentazione, così da permettere l’installazione degli impianti meccanici per l’aereazione e la domotica, e per quelli elettrici. Si partirà poi con la realizzazione della scala interna in cemento armato. Come da progetto di Attilio Gobbi, anche curatore dell’allestimento della Carrara, la barchessa sarà restituita con al pianoterra una sala per piccole esposizioni, una per la sede della Fondazione, una per l’acclimatamento delle opere in prestito in entrata e uscita e una per laboratori e formazione delle guide. Al primo piano ci sarà uno spazio flessibile alle esigenze di mostre temporanee e una sala da un centinaio di posti per conferenze e riunioni.
«Incontreremo la Vitali per capire le tempistiche — dice il direttore della pinacoteca, Maria Cristina Rodeschini —. L’augurio è avere questa ala del museo pronta per fine anno, al massimo agli inizi del prossimo, in modo da usarla per le mostre primaverili del 2019. Una tra tutte, quella su Mantegna».