Zingonia, salta la tensostruttura per gli abusivi
Nelle torri da abbattere sono rimaste solo 4 famiglie
Più sicurezza e nessuna tensostruttura per accogliere gli abusivi in vista dell’abbattimento delle torri di Zingonia. Così ha previsto la commissione di vigilanza sull’accordo di programma che si è riunita in Regione.
Più sicurezza e nessuna tensostruttura per accogliere gli abusivi in vista dell’abbattimento delle torri di Zingonia. È il risultato dei lavori della commissione di vigilanza sull’accordo di programma che si è riunita in Regione presenti i cinque sindaci dei comuni interessati, l’assessore regionale Stefano Bolognini, Aler e infrastrutture lombarde. «I comuni erano contrari alla tensostruttura — spiega il sindaco di Ciserano Enea Bagini —. Era stata pensata perché tra gli abusivi c’erano famiglie con minori, ma se ne sono andate. Quindi non è più necessaria». Da ieri
la terza torre, Athena 3, è libera e nelle rimanenti tre ci sono solo 4 famiglie. «I 75 mila euro destinati alla tensostruttura — aggiunge il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli — saranno invece impiegati per finanziare per un altro anno il progetto di rigenerazione urbana Orizzonte Zingonia che sta cercando di riportare alla normalità le Quattro torri di Verdellino». In questo complesso l’Aler ha già acquistato 10 appartamenti e ne comprerà altrettanti per poi provvedere alla ristrutturazione. La Regione successivamente reperirà dei fondi per un presidio permanente delle Polizie locali, fino all’abbattimento. Soldi che saranno utilizzati per retribuire il lavoro straordinario e per chiamare a scavalco agenti da altri comuni o dal capoluogo».