Gasp e Percassi: ripartiamo da zero Domani il Milan
Dopo un’estate di destini incrociati tra Europa League e mercato domani alle 18 il Milan di Caldara e Kessie ospita l’Atalanta Percassi e Gasp commentano il rinnovo: «Ripartiamo da zero»
«Ripartire da zero»: sembra una parola d’ordine. Lo dicono sia il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi sia il tecnico Gian Piero Gasperini, commentando il prolungamento del contratto fino al 2021. «Riparto da capo — dice il mister — per rinnovare questa comunione di intenti e cose da fare. Sono stati due anni molto belli, ma me li metto alle spalle: ora bisogna rinnovarsi per continuare a dare soddisfazioni ai tifosi». «Dobbiamo ripartire da zero — aggiunge il presidente —. Per cui abbiamo ritenuto opportuno concedere a Gasperini più continuità. Vogliamo programmare insieme i prossimi quattro anni. Dopo un avvio di campionato complicato solo un grande allenatore come lui può darci entusiasmo, con la sua filosofia».
La sfida per la ripartenza non è facile: domani l’Atalanta è attesa dal Milan a San Siro, quella squadra che più volte ha incrociato il suo destino con i nerazzurri, in questa estate che si chiude. Sin dal 27 di giugno, quando la Uefa aveva escluso dall’Europa League i rossoneri, con una sentenza che in molti bollavano come politica. Fuori perché il proprietario era un cinese sconosciuto, senza quattrini. Almeno era quello che sembrava dall’esterno ma che, alla fine, si è dimostrato corretto. Nerazzurri quindi ai gironi, evitando le forche caudine dei preliminari, in piena estate, con conseguente anticipo della preparazione fisica. Qualcosa, poi, è cambiato. La data del Tas, con un continuo rinvio fino al 20 di luglio, quasi ad aspettare una nuova cordata, un nuovo presidente. La sentenza è stata ribaltata, il Milan riabilitato, l’Atalanta è passata da Sarajevo e Haifa, per poi uscire ai rigori a Copenaghen.
Non è, ovviamente, il solo incrocio di una pazza estate. L’altro nome è quello di Mattia Caldara, passato alla Juventus dopo un anno e mezzo di prestito all’Atalanta. I primi allenamenti in bianconero, poi il passaggio al Milan. Più di una voce parla di qualche problema fisico di troppo, Gattuso per ora lo lascia fuori dai titolarissimi e nelle prime apparizioni, soprattutto a Lisbona con la Nazionale, non ha convinto del tutto. Potrebbe dunque finire nel tritacarne, come già altri dei calciatori esplosi con Gasperini. Basti pensare a Gagliardini, uscito dalla lista Uefa interista dopo l’infrazione del fair play finanziario. Oppure Cristante, che in questi mesi a Roma non sta convincendo appieno. L’eccezione è Franck Kessie, arrivato al Milan nell’estate dei 230 milioni spesi. Praticamente insostituibile nella scorsa stagione, 37 presenze e 5 gol in campionato, altre 12 in Europa League, 5 in Coppa Italia. 54 gare, un ritmo da maratoneta, con la qualità già vista a Bergamo. Soldi spesi bene, assicurano anche da Milano. È l’unico a non essersi svalutato, almeno per ora, andando via dall’Hotel Atalanta negli ultimi due anni.
Infine, per chiudere, c’è chi è stato più che sfortunato, al Milan. Andrea Conti, che aveva lasciato fra molti mugugni nerazzurri: due interventi al crociato, oramai fermo da un anno e pronto a rientrare, ma solo a ottobre. Il primo infortunio dodici mesi fa, la lenta ripresa, fino alla nuova rottura. Gasperini aveva chiesto espressamente di tenerlo in rosa, Conti voleva a tutti i costi la cessione, passando dai 200 mila euro annuali ai 2 milioni (a salire, quinquennale) garantiti dal Milan. Difficile dargli torto, al netto della sfortuna. Intanto l’Atalanta continua a prepararsi alla sfida di domani: tutti presenti, anche Gomez dovrebbe essere della partita. Si va quindi verso la conferma della formazione tipo, con Pasalic favorito su Ilicic nel ruolo da trequartista.
Il presidente «Serve l’entusiasmo di un grande allenatore per programmare altri 4 anni insieme»