«Tra le prime 4»
Il sogno di Alessandro Spanakis coach della rinnovata Olimpia che domenica inizia la stagione: «Il livello del torneo si è alzato»
Come non confidare nel ciuffo spavaldo di Andrea Cogliati? O nella forza esplosiva delle lunghe leve di Alex Erati? O ancora come non affidarsi alle manone del neo capitano Fefè Garnica? Tutta l’Olimpia Bergamo, staff e squadre, la prima e la giovanile, ispirano e tramettono una grande fiducia, ottimismo e voglia di fare bene. L’impressione è quella che niente, dopo due stagioni esaltanti, possa «murare» la terza, come se fosse una palla facilissima da schiacciare.
La rete del terzo campionato filato in A2 non fa paura. In fondo c’è tutto per alzare l’asticella e fare un pensierino pure anche alla Superlega, se è vero che non c’è due senza tre. La pallavolo maschile Made in Bergamo nella sua massima espressione comincia la nuova avventura con un solo piccolissimo rammarico, forse. Quello della prima partita che dovrà giocare fuori casa, domenica ospite della Sieco Service Ortona, perché — stando a sentire anche le parole del capitano — l’arma in più della prima squadra che è stata rivoltata come un pedalino, novità per l’80%dell’organico, sarà il pubblico. Il PalAgnelli, fresco di denominazione assicurata per il prossimo triennio con un esborso di 90 mila euro, non vede l’ora di abbracciare i suoi ragazzi. Lo farà la domenica successiva contro Gioia del Colle e lo spettacolo sugli spalti sarà assicurato. «Un pubblico incredibile, l’ho capito anche quando ho giocato contro», ribadisce Fefè. Sul campo, ed è stata la promessa, lui e i suoi compagni ce la metteranno tutta. I meccanismi sono tutti da oliare, l’intesa da perfezionare, ma l’entusiasmo c’è e con quello, per la gioia di tutto l’ambiente, un paio di caratteristiche molto bergamasche che il diesse, Vito Insalata, mette subito sotto i riflettori: «Lavoro ed umiltà sono le cose a cui teniamo. Confermarsi è sempre dura, ma qui possiamo lavorare come dico io». Per la serie: pressione zero. E un pò di impazienza, di scoprire come e cosa sapranno inventarsi mister Alessandro Spanakis e la sua band traspare da tutti, a cominciare dai capisaldi della società, ovvero i due patron Nicola Caloni e Angelo Agnelli. Il presidente parla con la forza dei nervi distesi, mettendo in fila tutti gli elementi della stagione che si possono riassumere così: «Siamo pronti per fare qualcosa in più, ma non abbiamo fretta. Quello che conta è continuare un percorso di crescita condiviso». Un Angelo Agnelli decisamente emozionato, da buon amministratore delegato, ha già traguardato il percorso agonistico «Arriviamo in cima e continuiamo a crescere». Ed è così che deve essere se energie e risorse finanziare immesse generosamente anche da un invidiabile panel di sponsor e fornitori assortiti garantiscono la tranquillità necessaria per fare le cose e, nello stesso tempo, accrescere l’interesse.
Una squadra in A2, è bene ricordarlo, costa da 800 mila euro fino al milione e mezzo. Sulla elegantissima prima maglia blu notte dell’Olimpia, dove spicca il logo dorato, c’è giusto uno spazio libero dove un main sponsor potrà mettere il suo brand. Questione di poco tempo e, c’è da scommettere, non tarderà ad arrivare. L’uomo giusto al posto giusto, così come è stato etichettato, ovvero mister Spanakis arrivato in casa Olimpia la scorsa estate la butta sull’aspetto motivazionale. «Sarà un campionato complicato, tutte le squadre si sono rinforzate ed il livello si è alzato. Il sogno è entrare nelle prime quattro». A dargli una mano in panchina, anche un altro arrivo targato Bergamo, Paolo Guerini, secondo allenatore, con un passato nelle giovanili di importanti realtà femminili.
Insomma, gli ingredienti, restando in casa Agnelli dove si è tenuta la presentazione, ci sono tutti. Quanto allo slogan «Fuori le palle», sembra quasi pleonastico. Gli attributi non mancano e la stagione «Fuori dal Comune» sembra molto più reale che la seconda tranche del claim.
Calendario Domenica l’esordio a Ortona, 21 ottobre la prima partita al PalAgnelli