Dimissioni «per motivi personali». A marzo era stato sanzionato per un’operazione della moglie su Italcementi
Ubi Banca, Guerini lascia il Consiglio di sorveglianza
Lorenzo Renato Guerini è nella penultima fila della Sala dei Contratti e sta ascoltando Vittorio Colao parlare ai ragazzi, proprio quando Ubi emana il comunicato. Sono le 18 e 22. Pochissime righe: «In data odierna — si legge — il dottor Lorenzo Renato Guerini ha rassegnato le dimissioni per ragioni personali. La Banca, preso atto delle dimissioni, ringrazia sentitamente il dottor Guerini per il prezioso contributo professionale prestato al Gruppo Ubi in questi anni».
Quattro righe mettono la parola fine, in modo del tutto inaspettato, alla presenza del professionista bergamasco — commercialista e già presidente di Kpmg Italia — nel consiglio di sorveglianza della banca, dove figurava anche come membro del Comitato Rischi e del Comitato Controllo interno. Inutile cercare di saperne di più dal diretto interessato. Gentile nei modi non si sottrae alle domande anche se l’espressione tradisce una grande tensione e lo sguardo, ad un certo punto, si fa appannato e il dispiacere evidente. «Non è questo il momento di chiedermi nulla. Sono stanco. La prego di scusarmi, ma non posso aggiungere altro». Pochi minuti più tardi lascerà la sala, dove peraltro era seduto anche il presidente di Ubi Andrea Moltrasio che, con lo stesso Guerini e il notaio Armando Santus formava il terzetto bergamasco dei consiglieri di sorveglianza.
È verosimile che dietro i motivi «personali» citati nella comunicazione ufficiale si possano celare questioni o procedimenti che hanno reso non più possibile la permanenza di Guerini nei ranghi di Ubi costringendolo alle dimissioni. A marzo la Consob aveva inflitto a Guerini una sanzione di 15 mila euro, a seguito di una mancata comunicazione riguardo un acquisto di azioni di Italcementi risalenti al 28 luglio 2015. Nel giorno in cui Italcementi veniva acquistata da Heidelberg un suo famigliare realizzava una plusvalenza di quasi 60 mila euro su un pacchetto di azioni (14.278 per l’esattezza) acquistate qualche ora prima della cessione. Stanti i regolamenti della banca, secondo cui spetta all’assemblea dei soci ratificare il subingresso del sostituto, il posto di Guerini dovrebbe restare vacante. Infatti, la proposta di una nuova nomina dovrebbe essere inserita nell’assemblea del prossimo anno, in cui si procederà al totale rinnovo del board. (d.t.)