Lo stadio e le promesse
Rivisto il progetto. I lavori da un milione di euro al via nella prossima primavera
Quattro anni per far partire un cantiere? In Italia sono pochi.
Visuali aperte e materiali più leggeri, anche trasparenti. C’è il progetto definitivo di piazza Dante, il cuore di Bergamo bassa. Un disegno in alcuni tratti diverso rispetto a quello emerso dal concorso di riqualificazione del Centro piacentiniano, promosso dall’amministrazione comunale e aggiudicato dal gruppo di professionisti Flanerie.
Il progetto definitivo prevede, al posto dell’asfalto, una nuova pavimentazione grigia, in pietra di granito, per riprendere quella del Sentierone. Verrà lastricata piazzetta Piave (che porta al Sentierone) fino alle aiuole e anche via Sabotino, fino alla scala d’ingresso della Procura. Via Sabotino verrà anche rialzata, tramite dossi, all’altezza dell’attuale marciapiede. Lungo gli altri due lati verrà messo il porfido rosso e verrà ripreso il disegno a losanghe di colore grigio che già c’è lungo via Monte San Michele. L’idea è armonizzare la nuova pavimentazione con il resto dello spazio antistante la Procura.
Rispetto all’idea emersa dal concorso sul Centro piacentiniano, nella nuova piazza Dante non ci saranno più le ali laterali sopraelevate che avevano suscitato qualche perplessità nella giuria. «Il progetto definitivo — spiega l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini — ha accolto e risolto alcune criticità emerse già in sede di concorso, grazie anche a un continuo e proficuo confronto con la Soprintendenza. Il risultato finale ci restituisce un progetto capace di tenere insieme, con il giusto equilibrio, rispetto e conservazione dell’impianto esistente della piazza, con le esigenze di cambiamento dettate dal nuovo rapporto con il sottostante ex Diurno». Cioè la struttura di 1.200 metri quadri chiusa nel 1978 e comprata di recente per 791 mila euro da un gruppo di imprenditori.
La fontana resta al centro della piazza e ci sono nuove soluzioni per l’ingresso all’ex Diurno. Le uscite di sicurezza dello spazio ipogeo sbucano sulla piazza attraverso le scale che verranno coperte con volumi vetrati, trasparenti: un’idea per evitarne il degrado. «La Soprintendenza — dice Valesini — chiede che la visuale venga lasciata aperta, per consentire la piena percezione dello spazio pubblico». Cambia anche l’ingresso principale all’ex Diurno: era un ovale nel progetto uscito dal concorso e diventerà un cerchio. In asse con piazzetta Piave, l’entrata verrà ridimensionata e il suo parapetto non sarà più in cemento o in pietra, ma vetrato, perché anche in questo caso si vuole ridurre al minimo l’impatto. L’attuale ingresso al Diurno diventerà una teca vetrata con l’ascensore per i disabili.
Sulla piazza verranno creati quattro angoli di verde. «L’obiettivo — dice l’assessore — è mantenere, nella configurazione finale della piazza, le stesse alberature presenti oggi». Una valutazione più precisa sul verde verrà poi fatta nella fase del progetto esecutivo.
Ora l’amministrazione aspetta il via libera formale della Soprintendenza, anche se è già arrivato un benestare informale. Poi verrà portata in consiglio comunale una convenzione con il privato (gli imprenditori che hanno acquistato l’ex Diurno) dovuta in particolare al fatto che le vie d’uscita del locale sotterraneo sono sul suolo pubblico. Il documento stabilirà anche quali saranno i compiti del Comune e quali invece della parte privata.
Poi si farà il progetto esecutivo e, nella prossima primavera, potrebbero iniziare i lavori da un milione di euro, che dovrebbero durare dai dieci ai dodici mesi. Partirà prima il cantiere del Comune, poi ci sarà il passaggio dei lavori al privato e, infine, un altro passaggio al Comune. «Nei giorni scorsi — dice l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla — abbiamo presentato il progetto alla Camera di Commercio, dopo averlo sottoposto alla Procura nelle scorse settimane: il riscontro è stato molto positivo. Lavoreremo per cercare di ridurre l’impatto del cantiere, concordando tempi e modalità con i lavori che i privati avvieranno nel sotterraneo Diurno».
L’assessore Valesini: «Gli alberi saranno conservati. Equilibrio tra esistente e bisogno di cambiare»