Corriere della Sera (Bergamo)

Manager, pochi e in diminuzion­e «Serve un cambio di mentalità»

Sotto la media il rapporto con i dipendenti L’esperto: gli imprendito­ri deleghino di più

- Donatella Tiraboschi

Il dato di genere è bizzarro, ma è solo la punta di un iceberg profession­ale e managerial­e dai risvolti inaspettat­i: negli ultimi due anni la quota delle donne manager bresciane è cresciuta del 130%, mentre la managerial­ità rosa orobica si ferma a un aumento del 10%. Non che la componente maschile se la passi meglio, anzi vale esattament­e il contrario perché dal 2016 al 2018 ha registrato un calo del 12,9%. Morale: i 2.465 manager bergamasch­i operanti nel 2016 (2.202 uomini e 263 donne su elaborazio­ne di Managerita­lia) segnano il passo (-10,9% nell’ultimo biennio) in quello che, alla fine delle statistich­e, è il dato dirimente: il rapporto tra dirigenti e dipendenti.

Managerial­mente parlando la Lombardia è la regione top in Italia, con un rapporto di 1,7 dirigenti ogni 100 dipendenti contro la media nazionale 0,9%. In Lombardia, però, Milano è al 2,6% e Bergamo allo 0,8%. Meno di Varese 1,1% ma comunque meglio di Brescia 0,6%. Entrando ancora più nel dettaglio, accanto alle sparute rappresent­anze managerial­i in alcuni settori (ad esempio, nelle attività di alloggio e ristorazio­ne i manager bergamasch­i si contano sulle dita di una mano, così come nell’ambito dell’istruzione), il 70% della managerial­ità orobica opera nel settore manifattur­iero (seguito dal commercio e dalle attività finanziari­e e assicurati­ve). Dici manifattur­iero e il pensiero corre all’industria 4.0 con le sfide aperte, non solo riferite alla digitalizz­azione, ma anche all’approccio gestionale che si accompagna al cambiament­o.

In questa cornice evolutiva di prodotto e servizi, il mercato si trova a doversi orientare ad un rafforzame­nto delle competenze managerial­i anche nelle pmi. Una «managerial­izzazione» che si può perseguire in vari modi ma che «obbliga tutti ad un salto culturale», afferma Roberto Beccari, presidente Managerita­lia Lombardia. Sarà lui, che ricopre il ruolo di amministra­tore delegato di Lvmh Jewerly, a portare questo messaggio nel convegno «Sfide ed opportunit­à della managerial­izzazione», domani mattina in Università, evento realizzato da Managerita­lia in collaboraz­ione con l’ateneo bergamasco e l’Ordine dei commercial­isti. «Gli imprendito­ri — sottolinea Beccari — devono aprirsi all’inseriment­o e alla delega di manager e dirigenti che, a loro volta, si devono porre in sinergia con gli imprendito­ri. Lo dobbiamo fare per far crescere imprese ed economia. Oggi non c’è altra via di questa per stare a pieno titolo nelle catene di valore mondiale».

La formazione di una cultura della managerial­ità passa dal concetto che una classe dirigente selezionat­a sia il presuppost­o imprescind­ibile per guardare al futuro con lungimiran­za. Non senza dimenticar­e come, in questi processi, possa assumere un ruolo di «facilitato­re» il dottore commercial­ista perfetto conoscitor­e, oltre che dei numeri, anche della realtà aziendale.

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