Alto Sebino, maxi blitz antidroga
L’operazione si chiama «reticolo» e infatti ha sbrogliato una complessa rete di fornitori albanesi, intermediari e destinatari italiani che inondava di droga l’Alto Sebino e la Val Camonica partendo da Bergamo, Milano e Parma. Nove persone (tra cui padre e figlio di Osio Sotto che avevano allestito una struttura per il confezionamento della droga) erano già state arrestate nelle scorse settimane dai carabinieri di Clusone e Brescia. Ora è scattata l’esecuzione di altri 22 decreti di arresto ritardato con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a traffico, produzione e spaccio di droga. Tra loro c’è anche un operaio di 36 anni di Ranzanico, ora in carcere a Brescia, ritenuto anello di una catena che riforniva poi i piccoli spacciatori. Nel blitz sono finiti anche il presidente del Darfo calcio Gezim Sallaku, 43 anni, e i suoi fratelli Isuf e Gazmir. Nella loro villa di Sale Marasino sono state recuperate tre pistole non registrate con il colpo in canna e 240 munizioni: erano in una intercapedine ricavata tra la lavanderia e il garage. In tutto l’operazione ha portato a 31 arresti in flagranza e al sequestro di 60 chili di marijuana, 51 di hashish, 12 di eroina, 2 chili di coca, 337 grammi di oppio, 14 fiale di morfina, 200 milligrammi di Mdma e 100 mila euro.