Treno, bici e bus: un piano per la mobilità sostenibile
Analisi su flussi di traffico in città, trasporto pubblico e bici
L’integrazione ancora debole fra il trasporto pubblico locale e le biciclette, e la mancanza di un collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio. Sono diverse le criticità della mobilità cittadina che emergono da uno studio propedeutico al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), che l’amministrazione approverà entro la fine del mandato.
Dalla mancanza di un collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio all’ancora debole integrazione tra la bici e il trasporto pubblico locale. Sono diverse le criticità della mobilità cittadina che emergono da uno studio propedeutico al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), cioè il documento che l’amministrazione punta ad approvare entro la fine del mandato. Lo studio presentato dalla Trt Trasporti e Territorio Srl, incaricata da Atb di fare l’analisi, mostra però anche qualche punto di forza della mobilità cittadina. Come la previsione della nuova velostazione che verrà realizzata in primavera vicino alla stazione ferroviaria e potrà ospitare più di 120 bici.
«Da questo lavoro — dice l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni — emergono luci e anche ombre, che se non ci fossero non saremmo qui a discutere del Pums. La giunta adotterà questo quadro conoscitivo entro fine anno, una scadenza necessaria per chiedere finanziamenti». Per esempio quello per la T2, la tramvia da Bergamo a Villa d’Almè, di cui si parla da anni.
Nella redazione del Pums si dovrà tenere presente che Bergamo è il primo capoluogo in Italia per estensione pro capite delle Ztl e anche che la città ha registrato negli ultimi anni un aumento del tasso di motorizzazione. Ogni giorno si effettuano 81 mila spostamenti interni a Bergamo. Entrano in città 90 mila persone. E ne escono 33 mila. Poco più di un mese fa, il Comune ha pubblicato un questionario sul suo sito, al quale hanno risposto 1.121 persone, ed è da questa indagine che sono emerse alcune riflessioni dei cittadini, dalla mancanza di sicurezza nell’attraversare la strada all’insufficienza di rastrelliere per le bici. A queste criticità, l’amministrazione proverà a dare risposte durante la redazione del Pums, che disegnerà gli scenari della mobilità cittadina in una prospettiva decennale.
Il Pums terrà presente alcune strategie prioritarie, per esempio la promozione della mobilità elettrica o l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell’uso dell’auto negli spostamenti di breve distanza. Si guarderà a un orizzonte temporale lungo, senza dimenticare la necessità e l’urgenza di definire azioni in grado di incidere nel breve-medio periodo. Tra i punti di debolezza segnalati, l’eccessiva vicinanza al centro urbano di alcuni parcheggi d’interscambio e la bassa velocità degli autobus rimasta invariata negli anni. Apprezzata, invece, la recente introduzione di autobus elettrici (sulla Linea C), l’attenzione sull’accessibilità delle merci da parte dell’amministrazione comunale e anche le limitazioni orarie di transito in Città Alta.