«Mercato coperto in zona stadio come la Boqueria»
Una struttura per alimentari sull’esempio della Boqueria di Barcellona: l’area ideale sarebbe piazzale Goisis
Un mercato coperto per alimentari a Bergamo, magari in zona stadio, affidata a un direttore scelto dal Comune. È la proposta avanzata da Confesercenti prendendo ad esempio la Boqueria di Barcellona.
Un mercato coperto per gli alimentari e più zone pedonali: con queste due idee è tornata a Bergamo la delegazione di Confesercenti andata a Barcellona per le «Giornate europee del commercio e del turismo».
Visitando la Boqueria, la grande struttura coperta a fianco delle Ramblas visitata ogni giorno da 50 mila persone, la presidente Elena Fontana e il vicedirettore Cesare Rossi hanno concluso che un mercato di questo tipo sarebbe utile anche in città: «Naturalmente sono situazioni diverse — premette Rossi —. Ma la Boqueria raccoglie 220 commercianti, con un regolamento e un direttore indicato dal Comune che fa scelte autonome, come nel nostro mercato ortofrutticolo. Mentre nei nostri mercati non c’è chi dirige, con il risultato che negli anni si sono introdotte certe bancarelle di cinesi o marocchini che non salvaguardano la qualità del prodotto». Di qui l’idea anche per Bergamo di un mercato coperto per gli alimentari con qualche punto di ristoro: «Per dare profitti, però, dovrebbe essere aperto tutti i giorni, e in una zona attrattiva. Gli spazi
adatti non ci sono, ma una buona idea potrebbe essere piazzale Goisis, a ridosso dello stadio, anche se sappiamo che ci sono già delle idee per quell’area e che nello stesso stadio ci saranno strutture commerciali».
Seconda idea ereditata dal convegno, l’apertura alle zone pedonali: «I nostri associati in genere sono contrari, ma il nostro compito è anche quello di educarli a ciò che può essere meglio. Al convegno è stato dimostrato che una chiusura al traffico può avere risultati negativi a breve termine ma positivi a lungo termine: dove ci sono isole pedonali e piste ciclabili lo shopping cresce. Per questo sono favorevole a pedonalizzare il centro e alla riqualificazione di via Tiraboschi. Per i turisti non basta più l’aspetto monumentale ma servono servizi e trasporti efficienti, e una rete di negozi di qualità».