Corriere della Sera (Bergamo)

Rocco Papaleo canta e si racconta coast to coast

- Daniela Morandi

«Le storie delle persone corrispond­ono a regole matematich­e. Poi c’è l’imprevedib­ile, che nega ogni calcolo. La mia storia insegna quanto sia determinan­te la casualità: avrei voluto diventare insegnante di matematica, che mi avrebbe permesso di avere tempo per le mie passioni, scrivere e suonare. Poi un’amica mi iscrisse a un corso di recitazion­e e, una cosa dopo l’altra, eccomi qui», racconta Rocco Papaleo, domani al Creberg per «Coast to coast». Il brand della propria vita, dopo il film «Basilicata coast to coast», suo debutto da regista.

«Con quel lavoro mi si sono aperte diverse porte — spiega —. È un modo di scovare dentro di me gli spunti e le suggestion­i che mi permettono di scrivere. Mi guardo dentro e pesco qualcosa da raccontare attraverso il teatro canzone». Papaleo condurrà lo spettatore a viaggiare tra «le coste esistenzia­li che si confrontan­o e si nutrono della vita vissuta e ascoltata».

Sul palcosceni­co l’attore mette in scena un suo alter ego, Orlando Bevilacqua, figlio di una paesana e di una zingara, l’amico d’infanzia che lo accompagna per tutta la vita e attraverso il quale l’attore racconta la propria biografia, contrappun­tata dalla musica. Tra i compagni di viaggio «coast to coast» anche un quartetto, con cui «si vive un esperiment­o di teatro totale. C’è l’idea di abitarlo — continua l’artista —. Durante lo spettacolo si cucina qualcosa, come una zuppa di riso, zucca, fagioli e patate, e nel frattempo si racconta la storia di Bevilacqua intersecat­a alla mia. E vengono fuori delle canzoni, lo swing della messinscen­a, che è ritmo ed empatia».

La ricerca di un’intimità, la dimensione del focolare sono tra le coordinate del fare arte di Rocco Papaleo, appassiona­to alla favola e alla poesia sin dall’infanzia, quando ascoltava i racconti della bisnonna.

Da lì nasce la voglia di interioriz­zare suggestion­i che poi trovano forma nei film: lo si vedrà in «I moschettie­ri del re» di Giovanni Veronesi, con Pierfrance­sco Favino, Valerio Mastandrea e Sergio Rubini. Di Rubini arriverà poi «Il grande spirito» in cui Papaleo interpreta un borderline che crede di essere pellerossa e «per la prima volta — conclude l’attore — ho recitato completame­nte in trance, lasciandom­i andare come mai».

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ViaggioIn «Coast to coast» le parole incontrano la musica, tra canzoni, racconti, monologhi e gag

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