Corriere della Sera (Bergamo)

Tamponamen­to in A4 Papà di 29 anni morto contro un Tir

In viaggio per lavoro. Viveva a Cene, figlia di tre anni

- Fabio Paravisi

La prima volta si era salvato: un camion gli era arrivato addosso e gli aveva massacrato una gamba, tanto che era stato costretto a mettere una protesi a un femore. Ma si era ripreso e aveva ricomincia­to la sua vita. La seconda volta gli è stata fatale: è stato lui a schiantars­i contro un altro camion, e quando sono riusciti a estrarlo dai rottami ormai non c’era niente da fare. Ha smesso di battere poco dopo il cuore di Dario Capitanio, 29 anni, di Cene, padre di una bimba che compirà i tre anni la vigilia di Natale.

Capitanio lavorava per l’azienda di famiglia, che è ormai alla terza generazion­e di un’attività di compravend­ita di bestiame che ha anche commerci con Austria, Svizzera e altri Paesi. Era stato proprio facendo uno dei viaggi per il trasporto dei bovini che era avvenuto l’incidente di alcuni anni fa. Lo schianto aveva lasciato per molto tempo il giovane con gravi difficoltà di movimento, tanto che aveva dovuto essere operato e poi effettuare una lunga riabilitaz­ione, dalla quale si era ripreso grazie alla sua forza di volontà.

Era in viaggio per lavoro anche ieri mattina: doveva andare a prelevare del bestiame da un allevament­o in Piemonte. Alle 10 il camion viaggiava sull’autostrada A4 in direzione Torino. Secondo i primi rilievi della polizia stradale di Milano pare che, all’altezza di Brugherio tra Agrate e la barriera di Milano Est, il Tir che lo precedeva abbia rallentato e Dario Capitanio non sia riuscito a frenare in tempo. Lo schianto è stato violento e il giovane è rimasto intrappola­to nella lamiere. Tre squadre dei vigili del fuoco milanesi hanno dovuto lavorare a lungo per riuscire ad aprire le lamiere della cabina del camion ed estrarre l’autista, mentre il 118 aveva inviato un’ambulanza e e un’automedica in codice rosso. Purtroppo il giovane di Cene è morto poco dopo essere stato estratto dall’abitacolo. Nella serata di ieri la camera ardente è stata allestita nella casa di famiglia in via Bellora, dove il giovane viveva con il padre Gianpaolo, la madre Alessandra e la sorella Tania.

Dario Capitanio era padre di Emma, che aveva avuto con la precedente compagna Tania Mongioj, di Casnigo. La piccola era nata a sorpresa con un mese di anticipo la vigilia di Natale di tre anni fa. Prima ancora che arrivasse l’ambulanza, a far venire al mondo la bambina era stata proprio la mamma, con un aiuto del papà arrivato all’ultimo istante. Il cordone ombelicale era poi stato tagliato in ospedale ad Alzano, dove la bimba era stata per tredici giorni in incubatric­e.

«In paese lo conoscevam­o tutti ed erano in molti a volergli bene — lo ricorda il sindaco Giorgio Valoti —: Dario era un tipo pieno di voglia di vivere, avevamo visto come era riuscito a riprenders­i dopo quell’incidente». Il funerale sarà celebrato venerdì alle 14.30 nella chiesa parrocchia­le di Cene.

Allevatore Andava a ritirare un carico di bestiame. Già in passato un grave incidente

 ??  ?? L’intervento I vigili del fuoco tentano di aprire la cabina del camion
L’intervento I vigili del fuoco tentano di aprire la cabina del camion

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy