Tamponamento in A4 Papà di 29 anni morto contro un Tir
In viaggio per lavoro. Viveva a Cene, figlia di tre anni
La prima volta si era salvato: un camion gli era arrivato addosso e gli aveva massacrato una gamba, tanto che era stato costretto a mettere una protesi a un femore. Ma si era ripreso e aveva ricominciato la sua vita. La seconda volta gli è stata fatale: è stato lui a schiantarsi contro un altro camion, e quando sono riusciti a estrarlo dai rottami ormai non c’era niente da fare. Ha smesso di battere poco dopo il cuore di Dario Capitanio, 29 anni, di Cene, padre di una bimba che compirà i tre anni la vigilia di Natale.
Capitanio lavorava per l’azienda di famiglia, che è ormai alla terza generazione di un’attività di compravendita di bestiame che ha anche commerci con Austria, Svizzera e altri Paesi. Era stato proprio facendo uno dei viaggi per il trasporto dei bovini che era avvenuto l’incidente di alcuni anni fa. Lo schianto aveva lasciato per molto tempo il giovane con gravi difficoltà di movimento, tanto che aveva dovuto essere operato e poi effettuare una lunga riabilitazione, dalla quale si era ripreso grazie alla sua forza di volontà.
Era in viaggio per lavoro anche ieri mattina: doveva andare a prelevare del bestiame da un allevamento in Piemonte. Alle 10 il camion viaggiava sull’autostrada A4 in direzione Torino. Secondo i primi rilievi della polizia stradale di Milano pare che, all’altezza di Brugherio tra Agrate e la barriera di Milano Est, il Tir che lo precedeva abbia rallentato e Dario Capitanio non sia riuscito a frenare in tempo. Lo schianto è stato violento e il giovane è rimasto intrappolato nella lamiere. Tre squadre dei vigili del fuoco milanesi hanno dovuto lavorare a lungo per riuscire ad aprire le lamiere della cabina del camion ed estrarre l’autista, mentre il 118 aveva inviato un’ambulanza e e un’automedica in codice rosso. Purtroppo il giovane di Cene è morto poco dopo essere stato estratto dall’abitacolo. Nella serata di ieri la camera ardente è stata allestita nella casa di famiglia in via Bellora, dove il giovane viveva con il padre Gianpaolo, la madre Alessandra e la sorella Tania.
Dario Capitanio era padre di Emma, che aveva avuto con la precedente compagna Tania Mongioj, di Casnigo. La piccola era nata a sorpresa con un mese di anticipo la vigilia di Natale di tre anni fa. Prima ancora che arrivasse l’ambulanza, a far venire al mondo la bambina era stata proprio la mamma, con un aiuto del papà arrivato all’ultimo istante. Il cordone ombelicale era poi stato tagliato in ospedale ad Alzano, dove la bimba era stata per tredici giorni in incubatrice.
«In paese lo conoscevamo tutti ed erano in molti a volergli bene — lo ricorda il sindaco Giorgio Valoti —: Dario era un tipo pieno di voglia di vivere, avevamo visto come era riuscito a riprendersi dopo quell’incidente». Il funerale sarà celebrato venerdì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Cene.
Allevatore Andava a ritirare un carico di bestiame. Già in passato un grave incidente