«Luminarie, via Quarenghi dimenticata»
L’ex assessore Guerini: interessa solo per le elezioni. La giunta: proviamo a rimediare
«Luminarie a Bergamo per stupire i bergamaschi, ma anche i turisti. Poi ti accorgi che via Quarenghi viene esclusa, dimenticata, tranne la parte alta, quella nobile»: è una critica chiarissima quella che l’ex assessore alla Sicurezza Dario Guerini ha pubblicato su Facebook. A dargli ragione è stata l’attuale assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti: «Hai ragione Dario, una brutta dimenticanza».
La polemica — sulla strada più multietnica della città, via Quarenghi — è nata su Facebook. A innescarla è stato Dario Guerini, ex assessore alla Sicurezza della giunta Bruni, che al Comune ha concesso spazi di sua proprietà, proprio in via Quarenghi, per farci una «succursale» della Carrara, dedicata in particolare agli studenti dell’Accademia di Belle Arti. «Via Quarenghi dimenticata — scrive l’ex assessore —, luminarie a Bergamo per stupire i bergamaschi, ma anche i turisti. Poi ti accorgi che via Quarenghi viene esclusa, tranne la parte alta, quella nobile. Tante dichiarazioni sul recupero e la valorizzazione della zona multietnica della città, ma poi ti rendi conto che in fondo la questione è secondaria, dimenticata, roba da campagna elettorale e basta». La presa di posizione di Guerini non è passata inosservata, nemmeno alla giunta. «Hai ragione Dario — è stato il commento su Facebook dell’assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti —. Una brutta dimenticanza del Comune e del Duc (il Distretto urbano del commercio, ndr) che pure hanno messo molto impegno nelle luminarie e con un risultato davvero buono». Guerini poi spiega di non avercela con il Duc: «Il mio — dice — è un grido di dolore sul Comune. Nella via c’è una sezione dell’Accademia Carrara e il presidio della polizia locale. L’amministrazione, che ha la missione di rilanciare la via, avrebbe potuto metterci del suo per illumifine nare questo pezzo di strada, invece si è fermata dieci metri prima». Anche l’assessore Ghisalberti è d’accordo: «Questa cosa poteva anche non succedere, ora vediamo se è possibile porvi rimedio».
Il sindaco Giorgio Gori, che ha le deleghe al Commercio, rimanda la replica al presidente del Duc, Nicola Viscardi, che spiega: «Chi si lamenta della mancanza di luci può contribuire alla causa, siamo a novembre, c’è tempo per incrementare le luminarie». Viscardi spiega anche come è organizzato il progetto delle luci di Natale: Comune e Camera di Commercio hanno messo dei fondi, ma la maggior parte dei contributi arriva dai privati, i commercianti. Più contribuiscono, più la loro via è illuminata. «Non abbiamo escluso nessuno, nemmeno via Quarenghi — dice Viscardi —, e le luci ci sono anche su questa strada, sia nella parte alta che in quella bassa».
Guerini però spiega che si aspettava un contributo del Comune per via Quarenghi, proprio perché l’amministrazione ha sempre avuto a cuore il rilancio della via. «Sogno che diventi la strada degli artisti — dice —. Qualche miglioramento, negli ultimi anni, c’è stato: ci sono privati che comprano appartamenti e anche chi ristruttura, e si aprono attività. Ma ci sono ancora passi avanti da fare, a partire dalla pulizia della targa della polizia locale, imbrattata da parecchio tempo».
❞ Luminarie a Bergamo, ma via Quarenghi viene esclusa. Il recupero della strada è roba da campagna elettorale Dario Guerini Ex assessore
❞ Una brutta dimenticanza del Comune e del Duc, ora vediamo se è possibile porvi rimedio Nadia Ghisalberti Assessore alla Cultura