Corriere della Sera (Bergamo)

Pediatria: giochi rubati, gara di solidariet­à

I ladri anche in corsia, via 30 Dvd della playstatio­n. «Già ricevuto donazioni»

- di Armando Di Landro

Hanno forzato il lucchetto della sala delle attività ricreative e poi hanno portato via i videogioch­i dei piccoli pazienti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. «Un gesto triste», l’amaro commento di Milena Lazzaroni, il presidente degli Amici della Pediatria di Bergamo. Ed è scattata immediatam­ente una gara di solidariet­à: «Abbiamo già ricevuto donazioni, altre arriverann­o nelle prossime ore».

«Un gesto triste»: ha solo un aggettivo Milena Lazzaroni, presidente degli Amici della Pediatria di Bergamo, per definire il furto messo a segno da un ladro che, direbbe Gigi Buffon, avrà un «bidone dell’immondizia al posto del cuore». Non un colpo in casa o in azienda, che sarebbe comunque grave. È successo di peggio: il blitz è andato a segno nella sala giochi del reparto di Pediatria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove sono spariti 30 videogioch­i per PlayStatio­n che venivano utilizzati esclusivam­ente dai piccoli pazienti. Chissà se il ladro avrà pensato almeno per un attimo a loro, il volto più innocente e forse più tenero di chi è costretto a stare in ospedale. Di sicuro non si è fermato e probabilme­nte, se non ha rubato di più, è perché è stato interrotto.

Secondo la ricostruzi­one dei volontari e della presidente il furto potrebbe essere stato messo a segno nella tarda mattinata di martedì. Torre 2, secondo piano dell’ospedale: si entra in Pediatria e la prima sala che si incontra è quella dedicata ai giochi per i bamfale bini. In una teca, con vetri e lucchetti, sono custoditi cd, dvd con film e cartoni animati, ma anche videogioch­i per consolle. Da martedì, appunto, ce ne sono una trentina in meno, mezzo scaffale è stato ripulito. «C’era un lucchetto, sempre utilizzato dai nostri volontari, che è stato chiarament­e forzato, rotto — specifica Lazzaroni —. Non so perché siano scomparse solo le custodie con cd per PlayStatio­n che stavano su uno scaf- e le altre siano state lasciate, invece, al loro posto. Stiamo anche verificand­o se i videogioch­i scomparsi fossero più recenti degli altri. O forse il ladro è stato interrotto, ha sentito dei rumori e si è allontanat­o rapidament­e, sono solo ipotesi. Non abbiamo dubbi che si sia trattato di un furto e abbiamo anche sporto denuncia al posto fisso di polizia. La vigilanza dell’ospedale ha iniziato a controllar­e i filmati delle telecamere, per capire se ci sia qualcuno di sospetto e identifica­bile. Vedremo».

Il furto è stato svelato dagli Amici della Pediatria via Facebook, riportando anche il breve dialogo tra un bambino e i volontari. Il piccolo si accorge che i giochi non ci sono: «Ma state facendo pulizie?». «No, purtroppo qualcuno ha rubato i videogioch­i». «Perché l’hai fatto? Erano i giochi per i bimbi ricoverati, non sai quanta amarezza il tuo gesto ha lasciato in noi»: questo il messaggio che, sempre su Facebook, l’Associazio­ne ha indirizzat­o al ladro.

Intanto, dopo il «gesto triste», è scattata la solidariet­à: su Facebook, non appena gli Amici della Pediatria hanno pubblicato la notizia del furto, più persone, soprattutt­o genitori di bimbi che sono stati ricoverati, hanno annunciato donazioni. «Qualcuno le ha già fatte — conclude la presidente —, altre persone ci hanno detto che avendo in casa videogioch­i che non utilizzano più li porteranno direttamen­te in ospedale. Sono gesti che ripagano anche dell’impegno quotidiano dei nostri volontari».

Le indagini I fatti denunciati alla polizia. La vigilanza controlla i filmati delle telecamere interne

Dopo il furto ci sono già state nuove donazioni e qualcuno ha detto che porterà videogioch­i inutilizza­ti in ospedale. Un grazie a tutti Milena Lazzaroni Amici della Pediatria

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Ripulito Lo scaffale vuoto in cui erano custoditi circa 30 videogioch­i

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