L’auto del disabile incastrata da un’altra Gli amici la liberano
Un imprenditore in sedia a rotelle lascia l’auto parcheggiata a Martinengo e quando torna la trova «bloccata» da un’altra macchina messa abusivamente dietro la sua. Solo l’intervento dei suoi amici gli ha permesso di «liberare» la vettura.
Un imprenditore in sedia a rotelle lascia l’auto parcheggiata e quando torna la trova «bloccata» da un’altra vettura piazzata abusivamente dietro la sua. Solo l’intervento degli amici gli ha permesso di «liberare» la vettura e far ritorno a casa.
Protagonista della vicenda Gianni Bombardieri, imprenditore di Fornovo San Giovanni, sulla carrozzina da molti anni per un incidente in bicicletta. «Per muovermi utilizzo un’auto speciale — racconta —. Si tratta di una Kia che ha un’accesso speciale dal portellone posteriore grazie a una rampa meccanica. Proprio per questo parcheggio sempre avendo cura di lasciare dietro la vettura almeno tre metri». Precauzione che però non è servita a molto, venerdì a Martinengo, di fronte alla maleducazione di un altro automobilista. Bombardieri è andato a pranzo con alcuni amici e quando è uscito dal ristorante ha trovato l’auto «incastrata». Alle spalle della sua Kia qualcuno aveva lasciato una Bmw, nonostante sul lunotto posteriore ci siano fossero adesivi per segnalare il bisogno di spazio per utilizzare la rampa speciale. «Ma non era solo disattenzione — racconta Bombardieri — perché la Bmw era davanti a un passo carrabile e lì evidentemente non poteva stare». L’imprenditore ha chiamato la polizia locale, che però non aveva pattuglie. Per fortuna gli amici non si erano ancora allontanati di molto e sono riusciti a tornare, hanno messo la Kia in folle e l’hanno liberata a spinta, con un po’ di manovre. «Purtroppo non è la prima volta e temo non sarà nemmeno l’ultima — è il commento amaro di Bombardieri —. C’è un problema di educazione: basta vedere quanto spesso i parcheggi per disabili sono occupati da persone che esibiscono il tagliando ma poi camminano normalmente». (p.t.)