IL MINISTRO DELLA COMPETENZA

La recente visita del ministro cinese al Kilometro Rosso è stata l’occasione per mettere in vetrina l’Italia delle eccellenze produttive, quella che il mondo ci invidia, quella costretta a promuoversi da sola per mancanza di adeguati sostegni politici. Wang Zhigang, che è passato in rassegna agli stand di Italcementi, Mario Negri ed Enginsoft, è stato ospite al centro di ricerca della Brembo, dove ha infilato gli occhiali della realtà virtuale e ha potuto vedere le ultime frontiere della progettazione dei freni a disco montati sui bolidi di Formula 1. Il suo interesse non era formale, come dimostravano le domande tecniche rivolte al presidente Alberto Bombassei: «Le sollecitazioni sono meccaniche o termiche?». «La pressione è statica?». Zhigang, prima di diventare ministro della Scienza e della Tecnologia del governo cinese, si è laureato in ingegneria ed è stato general manager al China Electronics Technology Group, complesso militareindustriale di Stato. È evidente che per la Cina, che ha ancora tanta strada da fare sul fronte dei diritti umani, l’Italia è terra di conquista. Ad ogni modo, il ministro cinese ha dimostrato una solida competenza. Sapeva cosa chiedere, capiva le risposte. E allora, pensiamo per un attimo alla nostra nutrita pattuglia di ministri, vice ministri e sottosegretari. Quanti, in giro per il mondo, darebbero lustro all’Italia come il ministro Wang Zhigang è riuscito a dare, l’altro giorno a Stezzano, alla sua Cina?