Corriere della Sera (Bergamo)

Trenord, nessun taglio Confermate tutte le corse

Oggi la presentazi­one del nuovo piano ai pendolari

- Di Pietro Tosca

Ridurre della metà le soppressio­ni: questa la promessa per i pendolari contenuta nel nuovo orario invernale di Trenord. Un obiettivo che pare ambizioso dopo i disagi degli ultimi mesi. E da domenica saranno 139 le corse a bassa frequentaz­ione che saranno sostituite con bus. Ma l’offerta di mobilità sul territorio di Bergamo sarà invariata.

Ridurre della metà le soppressio­ni: questa la promessa per i pendolari contenuta nel nuovo orario invernale di Trenord che sarà adottato da domenica 9. Il nuovo piano delle corse sarà presentato oggi ai comitati dei viaggiator­i bergamasch­i nella riunione del quadrante est in programma a Palazzo Lombardia. Un obiettivo che pare ambizioso dopo i disagi degli ultimi mesi con raffiche di treni cancellati all’ultimo secondo e ritardi infiniti. Un obiettivo realistico per la società di trasporto che fa capo in parti uguali a Regione e Fs e permetterà di «dare regolarità e maggiore affidabili­tà al sistema, diminuendo le soppressio­ni e riducendo l’utilizzo dei convogli più vecchi che hanno più di 35 anni, in attesa dell’immissione in servizio della nuova flotta a partire dalla metà del 2020». Proprio l’usura dei treni più vecchi sarebbe per Trenord il tallone d’Achille che dopo l’incidente di Pioltello di gennaio ha fatto impazzire il trasporto locale su ferro. Tallone d’Achille che però non sarebbe da addebitare a Trenord, ma al sistema ferroviari­o lombardo. «Sono questi limiti — continua il comunicato della società — che contribuis­cono al progressiv­o peggiorame­nto delle performanc­e: un’infrastrut­tura al limite della capacità nei nodi principali e la vetustà della flotta — il 46% dei convogli, di proprietà di Trenitalia, ha un’età media di 32 anni — che oggi causa due terzi dei guasti dovuti al materiale rotabile».

Un disastro in qualche modo annunciato se si pensa che già nel luglio del 2017 l’allora presidente Roberto Maroni aveva annunciato un investimen­to da 1,6 miliardi di euro per acquistare 160 nuovi convogli. In mezzo i tre anni necessari, ne rimangono ancora due di attesa, per vedere quei treni uscire dalla fabbrica e correre sui binari. Da qui, «visto che il quadro struttural­e non cambierà nei prossimi 24 mesi», per fronteggia­re l’emergenza la soluzione elaborata da Trenord: spostare su gomma i viaggiator­i delle linee minori. Saranno 139 le corse a bassa frequentaz­ione, con meno di 50 passeggeri, che da domenica saranno sostituite con bus. «Si tratta di meno dell’1% dei viaggiator­i lombardi — spiega Trenord — così con i bus, nessun cliente rimarrà senza servizio». In questo modo però si potranno far rifiatare i convogli più vecchi.

Tanti pullman, ma nemmeno uno in provincia di Bergamo che vede nelle sue stazioni imbarcarsi giornalmen­te 37 mila viaggiator­i. Tutti i 481 treni attuali sono confermati anche nell’orario invernale. «L’offerta di mobilità sul territorio di Bergamo sarà invariata — precisa Trenord — in particolar­e non subiranno variazioni i collegamen­ti su Milano, i collegamen­ti con le altre province né le linee locali».

L’obiettivo ambizioso La società vorrebbe provare a dimezzare le soppressio­ni delle corse

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Al binario Dopo l’incidente a Pioltello, i disagi sui treni sono aumentati

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