Brebemi, Vitali prepara maxi area Ma sull’azienda in arrivo è mistero
Cividate, la società di Cisano ha scelto lo studio di professionisti che curerà l’insediamento
Qualche firma c’è. Finalmente, per dare concretezza al progetto. Quale sia non si sa ancora, ma certo è che con i primi accordi, siglati nero su bianco, arrivati nei giorni scorsi, il futuro immobiliare dell’area di Cividate, nella zona del Cascinone, è meno incerto nella sua (attesissima) fattività di infrastrutturazione industriale. Qualcosa si sta muovendo anche se è ancora un azzardo fare nomi precisi. Da mesi, i rumors indicano il generico approdo di un grande operatore logistico-distributivo, ma non è ancora detto che sia proprio il colosso Amazon, come si vocifera sempre più insistentemente, a riproporsi, dopo Casirate, su un’area immensa di circa 290 mila metri quadrati. Così come immenso è l’interesse che, sul fronte occupazionale, si verrebbe a creare a livello territoriale, fattore che ha determinato, in tutti questi mesi, il trinceramento dietro i serrati «no comment» dell’amministrazione comunale che vede a capo il sindaco Gianni Forlani. Oltre che dalla Vitali spa di Cisano che ha una prelazione di acquisto sui terreni, inizialmente in capo all’azienda agricola Valtulini e poi ceduti ad una società di Brescia.
Vitali è in pista e, qualche giorno fa, ha siglato con un soggetto attuatore, una società che annovera centinaia di professionisti su più sedi distribuite tra Torino, Milano e Londra, (il nome è top secret) gli accordi per consentire le prime opere di urbanizzazione sull’area in questione. Tra cui, particolarmente importante, lo spostamento del gasdotto della Snam. Un fattore questo che indica come l’importante infrastrutturazione si possa dire ai nastri di partenza. Il progetto è «monstre» come si evince dalla richiesta di variante del Pgt: un’area che sfiora i 300 mila metri quadrati, di cui 60 mila occupati da un capannone alto 10 metri, circa 700 parcheggi e seimila metri quadrati destinati al terziario e ai servizi.
Intanto anche dal Consiglio Comunale di Cividate era arrivato, qualche settimana fa, un segnale preciso con l’approvazione della rotatoria che regolarizzerà l’accesso dei camion verso l’insediamento lungo la strada di collegamento tra la provinciale e l’ex calciana. Un passaggio amministrativo di variante al Piano di governo del territorio che il Consiglio ha fatto, se così si può dire, sulla fiducia, in attesa cioè che arrivasse il primo «la» all’opera- zione. Che, nella sua finalizzazione resta sempre avvolta da un mistero o meglio da un comprensibile riserbo da parte di chi, amministrazione comunale in primis, vede su questo terreno un importantissimo risvolto occupazionale. In grado di interessare centinaia di famiglie. E che sia Amazon o no, sono le dimensioni a chiarirlo.
Del resto, la presenza di questa opportunità insediativa sulla piattaforma «AttrAct» delle Regione Lombardia, potrebbe aver destato interessi variegati anche a livello internazionale ed europeo in particolare. Su quell’immenso pratone tutto sembra a portata di mano, ferrovia, aeroporto di Orio e Brebemi. Quello che si dice un azzeccato investimento baricentrico.
Non è un caso che molte altre società immobiliari e vere e proprie aziende stiano ragionando così da quando Brebemi è in funzione: lungo l’asse autostradale si contano ormai 13 insediamenti logistici, con l’Italtrans protagonista a Calcio, ma anche a Covo, dove c’è in programma la realizzazione di un centro di distribuzione per la multinazionale Dole (frutta esotica). Mentre Amazon è ormai operativa a Casirate.
Il partner L’accordo con una società di progetti che opera tra Torino, Milano e Londra
I nodi Gasdotto della Snam da spostare. Il Comune prepara una nuova rotatoria