Hateboer: «Smettiamo di subire gol a freddo»
L’olandese ospite dello store: «Europa distante solo tre punti, dobbiamo vincere a Udine»
L’arancia è meccanica. Sono serviti tempo e pazienza, ma ora gli ingranaggi funzionano a meraviglia. E l’orange Hans Hateboer si scopre aranciata dolce. Sul conto dell’olandese, 25 anni a gennaio, qualche dubbio e zero gol nelle prime due stagioni all’Atalanta. In questo spicchio di annata invece, Hans si è guadagnato un posto da titolare, quattro reti all’attivo («ne voglio fare il più possibile») e l’attenzione di tanti, come Lazio e Valencia («io, però, penso solo all’Atalanta»): «Sto bene e voglio continuare così — dice l’esterno, che aggiunge —. Ma può sempre andare meglio. Io provo a migliorarmi in tutto e Gasperini in questo mi aiuta».
L’ultima partita, persa con il Napoli, è stata «difficile, a squadre così forti non si può concedere nulla, altrimenti subisci». Malgrado la recente sconfitta, l’entusiasmo dei tifosi è al solito impagabile. In molti attendono Hateboer, ospite allo store di via Tiraboschi. «Il nostro pubblico è il massimo. Sempre pronto a sostenerci, in ogni occasione — commenta Hans. In buon italiano, anche se, spiega sorridendo — è più difficile imparare la vostra lingua, che giocare in Serie A».
A quasi due anni dal suo trasferimento in Italia (è arrivato a Bergamo a inizio 2017, ndr) se la sta cavando, benino a parole e meglio in campo. Però, in occasione del gol lampo di Fabian Ruiz, ammette la sbavatura: «Mi sono detto, questa palla la prendo. Invece, sono stato sfortunato e l’ho alzata male sul cross di Insigne». È severo quando commenta il pessimo andazzo di subire gol dopo pochi secondi di gioco: «È successo contro il Napoli, ma anche con l’Inter, in avvio di secondo tempo. Non deve più capitare». A cominciare dalla trasferta di Udine, domenica alle 15: «Dobbiamo vincere, per provare a fare qualcosa di bello. Siamo tutti vicini, il sesto posto per l’Europa è a portata di mano, distante solo tre punti — continua —. Da quando sono qui, non ho mai vinto in Friuli. Sarà una gara difficile». A Bergamo, per ragioni di calendario passerà anche il prossimo Natale. La cosa non lo disturba: «La città mi piace, mi sono subito trovato bene». Fiori d’arancio.